Egregio Direttore,
la sterile polemica, tutta in casa PD, tra l’ex presidente di Area SpA, trovato con le mani nella marmellata, che minaccia querele ed un Sindaco, socio di tale società, mi indigna in quanto, come utente, sono obbligato ad utilizzare i servizi di una società nella quale il mio Comune, come gi altri Comuni soci, poco, anzi nulla contano. Solamente in occasione della recente buonuscita, grazie all’alzata di scudi berresi, si è potuto notare uno stop a spese che sarebbero ricadute, come al solito, sull’utenza.
Ma chi c’era, in passato, a controllare i finanziamenti a principesse arabe, con denari dei contribuenti-utenti? Chi c’era a controllare che amministratori finanziassero brevetti i cui gettiti finivano nelle casse di società loro ascrivibili? Chi ha mai avuto la possibilità di mediare i piani finanziari che la società esponeva (o imponeva?) ai Comune soci, i quali non facevano altro che ricaricarli sulle tariffe? Chi ha mai dato ascolto a consiglieri di opposizione, come il sottoscritto, il collega Manfrin e qualche altro che criticavano la cosiddetta “raccolta differenziata” fatta con cassonetti stradali, anziché con il “porta a porta”, come abbiamo più volte proposto in passato?
Oggi, finalmente, Area è arrivata alla determinazione della raccolta differenziata porta a porta, con un ulteriore prevedibile aggravio di spese (mi auguro di sbagliare..!).
Ma allora, mi chiedo, chi paga la spesa dei cassonetti, dei mezzi di trasporto, degli auto compattatori e quant’altro verrà dismesso a seguito dei nuovo assetto operativo? Dando un’occhiata alle bollette che ho pagato alla società di cui sono utente “obbligato”, riscontro un aumento, dal 2005 ad oggi, di oltre il 65 per cento.
Mi pare che non siamo affatto in linea con i parametri dell’inflazione. E allora l’ex presidente che si vanta di avere portato in avanzo i bilanci che all’inizio del suo mandato erano in perdita, pretendendo un premio che altri Sindaci avrebbero proposto per il suo operato, avrà ancora il coraggio di sostenere che sia tutto merito suo?
Un ultima domanda: chi lo ha nominato e chi ha nominato i suoi predecessori alla presidenza di una SpA?
A conclusione di tutte queste domande mi viene in mente la notissima battuta dell’indimenticabile Totò: …e io pago!
Lucio Maccapani
Ex consigliere comunale di Mesola