Sport
27 Luglio 2014
Il presidente punta sui giovani e fa il bilancio della sua gestione: "Questi anni sono davvero volati"

4 Torri, Moretti spegne 20 candeline e guarda al futuro

di Redazione | 4 min
Luigi Moretti

Luigi Moretti

di Eleonora Manfredini

Venti anni al timone della 4Torri per Luigi Moretti, tutto pronto con la Despar4T per un nuovo campionato e le candeline appena soffiate sembrano proprio non pesare al massimo dirigente granata.

“Questi anni sono davvero volati – sorride Moretti – a volte mi soffermo a pensare che in fondo un ventennio è tanto! La 4Torri ha 65 anni, 20 li ho fatti io da presidente, nei precedenti 8 anni facevo comunque parte della dirigenza, ormai sono 30 anni che opero nelle file della 4Torri. Nel mio computer custodisco gelosamente una cartella in cui vi sono tutti i nomi dei miei tesserati, sarò arrivato a 4000 nomi ormai. Pensare di essere stato il punto di riferimento per così tante persone mi scalda il cuore. Quell’insieme di file rappresenta una prova tangibile, un bellissimo ricordo della mia esperienza fino a questo momento: tutti i miei ragazzi. Ogni tanto quando incontro alcuni di loro e mi capita di vederli con i figli, mi propongo di opzionare gli eredi come futuri giocatori – scherza Moretti – d’altronde la nostra mission da sempre sono i giovani”.

Anche il prossimo campionato di C2 avrà come obbiettivo quello di far maturare i giocatori del vivaio 4Torri. Cinque nuovi giocatori in arrivo da Bologna, con esperienza di B2, i ferraresi Brandani e Fenati e per il resto giovani granata.

“Ho investito il nuovo allenatore, Marco Cavicchioli, di molte responsabilità – spiega Moretti – l’obbiettivo è quello di divertirci e far crescere i nostri ragazzi e magari provare a conquistarci la promozione sul campo. Preferisco affrontare un campionato con questo spirito, piuttosto che salire su un gradino più alto, come la DNC e disputare un campionato complicato, in lotta per non retrocedere. Penso che ci divertiremo. Probabilmente in qualche occasione avremmo anche un supporter d’eccezione, uno dei ragazzi di Bologna, Martini, è amico fraterno di Marco Belinelli e chissà che l’NBA non possa venire a vedere il suo amico tra le file della Despar, nel corso della stagione”.

Il presidente ci sarà sicuramente visto che non manca mai alle partite delle sue squadre, in casa e in trasferta… dopo vent’anni comincia a pesarle?

“Assolutamente no. Lo faccio per passione. Il mio non è un capriccio, penso di aver dimostrato di voler fare il dirigente per qualche anno e per poi lasciare. Per questo ho voluto costruire nel tempo una continuità. Ho voluto investire sui giovani, per provare a farli crescere e creare una realtà importante. Se avessi voluto, in passato, avrei potuto scegliere di disputare campionati di categoria superiore, ma sarebbe costato tante energie e risorse e probabilmente non sarei stato in grado di garantire continuità. Ho preferito creare una realtà che dura nel tempo. Sono stato anche molto fortunato perché in famiglia mai nessuno mi ha osteggiato. In casa capiscono e appoggiano la mia passione. Al mio rientro vengo sempre accolto sempre con il sorriso, anche se mi assento nei weekend per seguire le mie squadre o per seguire la Spal o la Mobyt”.

Quindi non solo pallacanestro 4 Torri per Gigi Moretti?

“Sono spallino fedelissimo, da sempre abbonato, doppiamente poi, perché sottoscrivo l’abbonamento anche per la Mobyt. Sono tifosissimo e sono convinto che la città abbia assoluto bisogno, in ambito cestistico, di avere una prima squadra che disputa un campionato di vertice. Non c’è nessuna conflittualità. In molti pensano erroneamente che vi siano inimicizie tra noi e le altre società, ma non è così. Credo che a livello giovanile si debba anzi collaborare per far crescere al meglio le nuove leve, che sono il futuro dello sport. La nostra collaborazione con la Scuola Basket Ferrara ne è la testimonianza”.

Dicono che a Luigi Moretti piaccia anche la bicicletta…

“Quando non seguo le mie squadre, la Spal o la Mobyt mi piace correre in bicicletta – ammette Moretti , che racconta delle sue gran fondo e dei km percorsi attraverso la natura, con il sorriso stampato in volto – D’altronde bisogna tentare di mantenersi giovani, per quanto io mi ci senta ancora e senta anche di avere ancora tanto tempo da dedicare alla 4 Torri. Il bilancio di questi vent’anni è più che positivo, la passione è immensa e non è mai calata ed è il motore di tutto. Sono soddisfatto della realtà che si è creata, chi mi succederà avrà una bella eredità… ma prima che accada dovranno passare ancora tanti anni!”.

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