Comacchio
26 Luglio 2014
Tante le proposte emerse attraverso il progetto partecipativo sui percorsi di rivitalizzazione della città

Comacchio vuole essere “centro commerciale naturale”

di Redazione | 4 min

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comacchio commissioneComacchio. In Sala Consiglio a Comacchio giovedì sera si è riunita in seduta aperta al pubblico la seconda Commissione Consiliare, che ha esaminato il Progetto partecipativo “Le tue idee al centro”, la schematizzazione delle proposte emerse durante l’Open Space Technology, rispetto ai tavoli di lavoro definiti dal tavolo di negoziazione.

Hanno partecipato alla seduta tre componenti del gruppo di lavoro che sta supportando l’Amministrazione comunale nella stesura del Psc, l’architetto Alessandra Marin dell’Università di Trieste con le colleghe Elisa Polo e Valeria Leoni, il sindaco Marco Fabbri, il presidente del Consiglio Comunale, Robert Bellotti, il presidente della Commissione Alberto Righetti (Movimento 5 Stelle), i capigruppo consiliari Davide Michetti (L’Onda), Francesca Felletti (Partito Democratico), Antonio Di Munno (Il Faro-Forza Italia), il dirigente del Settore IV Claudio Fedozzi, i funzionari del Servizio di Piano Sara Beneventi e Giuseppe Guidi, nonchè i rappresentanti delle associazioni di categoria e di volontariato presenti sul territorio.

Gli esiti del progetto condotto dal gruppo di lavoro fungeranno da linee guida da seguire in futuro, per percorsi di rivitalizzazione che riguarderanno tutto il tessuto urbano comacchiese.

In aula le ricercatrici universitarie hanno accorpato i risultati conseguiti dal tavolo di negoziazione nel corso dei confronti con i cittadini, durante i quali sono emerse proposte concrete, da sottoporre al vaglio dell’Amministrazione comunale. Il percorso creativo si è mosso in tre direzioni, l’una improntata al dialogo bidirezionale e multicanale tra cittadini e Comune di Comacchio, l’altra sul decoro urbano e sulla rivitalizzazione del centro storico e la terza sui temi della mobilità e dei servizi.

La prima area tematica ha sviluppato il concetto di cittadinanza attiva, la seconda si è focalizzata su alcuni concetti chiave, tra i quali la necessità di creare una consulta tecnica, il cui impegno sia volto a pianificare un’offerta culturale di spessore, nonché a organizzare eventi e mostre, in collaborazione con altre città d’arte, sviluppando anche l’idea di museo diffuso. Marketing, uso degli edifici storici del centro e attività culturali per giovani artisti sono altre linee guida approntate da questa seconda area tematica del progetto, che punta contestualmente a rilanciare l’imprenditorialità del centro storico, passando attraverso l’elaborazione di un nuovo brand, “Cibo e mare a chilometri zero”.

L’architetto Alessandra Marin dell’Università di Trieste, coordinatrice del gruppo di lavoro che da Natale ha cominciato a muovere i primi passi intorno al progetto di rigenerazione del centro storico comacchiese, ha puntato i riflettori sulla volontà di realizzare “un centro commerciale naturale”, in collaborazione con le associazioni locali, gli enti, i professionisti e gli imprenditori che sono stati coinvolti nella varie tappe del percorso. “Lo scorso anno la Regione Emilia Romagna ha stanziato un milione di euro – ha sottolineato Marin – per la realizzazione dei centri commerciali naturali. Permane un’immagine chiusa del centro urbano, legato alla stagionalità ed è emersa con forza la volontà di promuovere percorsi tematici commerciali, creando una regia del centro storico. Sono previsti cambi di destinazione d’uso per organizzare attività culturali e ricreative all’interno di edifici storici inutilizzati”.

comacchio commissione 2Insomma tante sono le proposte presentate sul tavolo della seconda commissione consiliare, tanto che lo stesso dirigente del Settore IV, l’architetto Claudio Fedozzi, ha evidenziato come “le persone che hanno partecipato hanno dato un contributo propositivo, mentre in passato spesso questo si è tradotto in critiche e lamentele. Chi ha seguito il progetto ha avanzato proposte, sogni, idee e questo lavoro, che si inserisce nel Psc è frutto di un percorso partecipativo che ha dimostrato grande maturità e concretezza operativa”.

Il sindaco Marco Fabbri, sottolineando l’importanza del progetto, ha precisato che esso “aiuterà l’Amministrazione in determinate direzioni, con linee guida da assumere in parte a medio e altre a lungo termine. Tutto è legato al Psc in itinere. Raccogliendo le idee del percorso di rigenerazione del precedente progetto, quello incentrato sul quartiere Raibosola, è stato candidato un ulteriore progetto regionale sulla sicurezza stradale con la connessione tra il Villaggio delle Rose e il centro storico. Ci consentirà di realizzare una pista ciclabile e nuovi itinerari di arredo urbano. L’amministrazione ci crede. C’è bisogno del cofinanziamento esterno e così i progetti possono prendere piede”.

Il sindaco si è poi soffermato sul nuovo campo sportivo di allenamento e sulla delocalizzazione della piscina comunale, auspicando di attingere ai fondi europei, grazie ai nuovi bandi, la cui uscita è prevista nel mese di ottobre. Sono poi intervenuti il presidente del circolo comacchiese di Legambiente Marino Rizzati e il suo vice Umberto Carli, nonché i capigruppo consiliari Antonio Di Munno (Il Faro-Forza Italia), Francesca Felletti (Partito Democratico) e Davide Michetti (L’Onda). L’esito del tavolo di negoziazione, dell’Open Space Technology e dei tanti momenti di ascolto e di confronto con residenti, scuole, professionisti, associazioni locali è confluito sul sito www.psccomacchio.it, nel quale sono disponibili diverse aree tematiche, un blog e una mappa. Tutti possono continuare a mandare suggerimenti, idee e proposte operative.

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