Politica
26 Luglio 2014
Il sindaco potrebbe consegnare la tessera: “Non so se continuare la mia battaglia di trasparenza da solo”

Zaghini, tanti sostegni, tranne che dal suo partito

di Ruggero Veronese | 4 min

eric zaghiniIl giorno dopo di Eric Zaghini non è più da voce solitaria che grida nel deserto. Il suo j’accuse sul caso del premio Area e soprattutto le inedite critiche alla redazione dei bilanci hanno sollevato diverse manifestazioni di solidarietà. Oltre a quelle ufficiali di Ferrara Adesso, da ieri sulla sua bacheca facebook piovono complimenti e manifestazioni di sostegno a titolo personale verso chi ha osato alzare la voce.

A partire dal gruppo dei renziani ferraresi – meglio se della prima ora -, come l’assessore alle finanze di Ferrara Luigi Marattin o l’ex presidente dell’associazione “Ferrara Adesso!” Norma Bellini. “Con Zaghini senza se e senza ma”, scrive il primo, seguito dal post “Eric Zaghini non sei solo!” della Bellini. Più articolata la riflessione del segretario provinciale della Uil, Massimo Zanirato, secondo cui “su Area, pensarla come Eric Zaghini non significa essere “renziano o del Pd”. Prima di tutto vuol dire svolgere il proprio ruolo di amministratore pubblico e di socio. Vuol dire vivere in questo mondo non in un altro mondo. Vuol dire tentare di avvicinare i cittadini alla buona politica e all’amministrazione della cosa pubblica. Vuol dire provare a cambiare”. E all’appello, spulciando nelle bacheche dei numerosi amici e ‘follower’ di Zaghini, compaiono numerosi messaggi, anche brevi, di solidarietà: Andrea Rossi dell’Udc gli rivolge un messaggio diretto (“sei coraggioso, ma finisce che te la fanno pagare. Bravo comunque”), mentre Wanda Cavecchia – neopresidente di Ferrara Adesso – si unisce all’appello di Marattin “Con Zaghini senza se e senza ma”.

Mentre mancano prese di posizione ufficiali da parte del Pd, c’è comunque chi, come l’ex consigliere provinciale Mario Castelluzzo, ripercorre la vicenda con uno sguardo più ampio: “Quando si assume un ruolo pubblico di qualsiasi genere sia esso elettivo o di nomina, si deve ringraziare per l’onore ricevuto… chiedere o ricevere eventuali riconoscimenti aggiuntivi a fine mandato è una cosa a dir poco squallida che non tiene in nessun conto la situazione tremenda del paese.. a maggior ragione se i compiti assegnati sono stati portati a termine in linea con quanto richiesto dalla situazione senza particolari atti di brillantezza e gravando comunque sui cittadini dei comuni interessati…. quindi lo ribadisco io sto con Eric Zaghini che ha molto titolo per parlare sulla questione dei premi al Cda dell’azienda pubblica Area!”.

Eppure lui, Zaghini, è stato “criticato per il fatto di aver aperto un dibattito sui media, quando invece io ho semplicemente risposto a una telefonata di Estense.com, che ha chiamato me così come gli altri sindaci. Io ho risposto alla domanda di un giornalista e ho risposto dicendo verità, che Berra avrebbe votato contro”.

Il sindaco sottolinea come “un dibattito su una società pubblica la vedo come una cosa positiva. E’ molto importante che la stampa si preoccupi di dibattiti in un mondo inesplorato come quello delle aziende pubbliche, che ormai sono quelle che gestiscono più soldi di tutti. Il controllo esterno da parte dell’opinione pubblica credo sia il sale della democrazia. E, mi dispiace, ma la democrazia non mi spaventa”.

Anche sulle questioni aperte da Zaghini sulla redazione del bilancio di Area e sugli affidamenti in house non si è mossa foglia. “Dissi le stesse cose anche due anni fa, quando votai no al bilancio per due volte consecutive. Anche allora nessuno battè ciglio”.

Ora però forse che la potrebbe non essere più una crociata solitaria. “Mi fa piacere tanto sostegno. Il titolo di Estense.com (“Area, la solitudine di Zaghini”, ndr) rappresentava molto bene il mio stato d’animo e fa piacere che tante persone intendano la politica in questo modo”.

Rimane però ancora una questione irrisolta: il sindaco disse che avrebbe potuto restituire la tessera del Pd nel caso il suo partito non l’avesse difeso. “Ci sto ancora pensando se rimanere. Sono combattuto sulla possibilità di portare avanti la battaglia di trasparenza dentro il partito o prendere atto che la mia visione politica è diversa da come viene attuata nel concreto la linea politica del Pd ferrarese. Se io sostengo un profondo ragionamento sui sevizi pubblici, se faccio presente che le 4 aziende partecipate di gestione dei rifiuti che abbiamo in provincia sono un’eccezione in regione, molti rispondono dicendo che è un punto di onore. Non sano che fuori Ferrara ci ridono dietro”.

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