Cento
25 Luglio 2014
Duramente critico il consigliere regionale Giovanni Favia sui risultati del progetto Cmv a Cento

“Liberi di differenziarci” partito male e gestito peggio

di Redazione | 2 min

faviaCento. “Liberi di differenziarci” del Comune di Cento “è partito male ed è stato gestito peggio”. E’ critico Giovanni Favia, consigliere indipendente della Regione, sui risultati ottenuti in termini di raccolta differenziata del progetto avviato da Cmv Servizi per conto del Comune di Cento.

“Se vogliamo arrivare alle percentuali di riciclaggio previste – sostiene Favia –  non basta fare la raccolta differenziata male e a macchia di leopardo, ci vuole la differenziata ‘spinta’ e uniforme sul territorio”. Il progetto “Liberi di differenziarci”, come riferisce favia, andava completato questa estate, “ma su circa metà del territorio, escluso il capoluogo, il progetto non ha portato i frutti sperati: fuori dal Comune di Cento le strade sono piene di cassonetti non custoditi e non dotati di sistemi capaci di garantire la differenziata”.

“A Cento – aggiunge il consigliere regionale – si fa la raccolta porta a porta solo per carta, plastica e “umido”, ma non per vetro, lattine e per il materiale non riciclabile. Esistono, poi, altri problemi irrisolti (ad esempio raggiungere l’unica isola ecologica è scomodo, perché fuori mano), che impediscono una differenziata efficace. Con “Liberi di differenziarci” il Comune di Cento stima di portare la raccolta differenziata al 47,4% nel 2014, ma questa stima è lontana dagli obblighi di legge (65%) e dagli obiettivi del Piano regionale dei rifiuti (70% entro il 2020)”.

L’opinione di Favia è che si debbano utilizzare tecnologie e, soprattutto “meccanismi adatti (come la raccolta a punti), che permettano di rendere più efficace la differenziata”, perché “una raccolta porta a porta “spinta”, capillare e diffusa su tutto il territorio, oltre ad essere garanzia di migliori risultati, dà un’opportunità di lavoro ai cittadini dello stesso territorio”. “Queste considerazioni – conclude – sono state portate all’attenzione dell’Amministrazione comunale dal gruppo spontaneo “Cento in Movimento”, cittadini interessati a partecipare attivamente. Ma, purtroppo, l’ascolto più attento e interessato è venuto (paradossalmente) da un altro Comune (Vigarano Mainarda) e non da quello di Cento”.

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