Cronaca
20 Luglio 2014
In scadenza convenzione Ausl. Uil vuole controlli a tappeto

Caos ambulanze, la GdF indaga un’associazione

di Marco Zavagli | 4 min

guardia finanza 1La guardia di finanza sta indagando su una associazione di volontariato che si occupa del trasporto malati. Il blitz, sul quale il comando delle fiamme gialle di Ferrara non rilascia dichiarazioni, è avvenuto alcuni giorni fa. La notizia è stata data dai rappresentanti delle direzioni delle due aziende sanitarie estensi nel corso di una riunione con i sindacati giovedì pomeriggio. L’associazione in questione fa parte del sistema dei trasporti del territorio provinciale, quindi convenzionata con Ausl e Sant’Anna. La notizia ha già spinto l’Ausl a emanare un provvedimento di autotutela per congelare il relativo rapporto in attesa degli sviluppi dell’inchiesta.

L’associazione finita nel mirino della guardia di finanza figura infatti tra le strutture accreditate dalle due aziende sanitarie per il soccorso e il trasporto infermi. L’ispezione, che dovrebbe riguardare il rispetto dei requisiti per l’accreditamento relativi all’impiego delle ambulanze, è entrata ‘di diritto’ nel tema dell’incontro che riguardava proprio il comparto trasporti. A fine luglio scade infatti il contratto sottoscritto tra l’azienda ospedaliero-universitaria e la cooperativa Cidas. A fine anno scadrà anche quella stipulata con l’Azienda Usl.

Essendo aumentata la tariffa oraria imposta dalla Cidas, Via Cassoli ha ritenuto di “attivare (per il periodo agosto-dicembre 2014, ndr) una consultazione presso le associazioni di volontariato accreditate per i trasporti ordinari che svolgono tale servizio per l’Ausl, la fine di ridurre l’impatto economico”. Gli enti accreditati dalla Regione sono Cri, Associazione Pubblica Estense, Nico Soccorso, S. Agostino Soccorso, Voghiera Soccorso, Comacchio Soccorso, Pubblica Assistenza Portomaggiore, Valle Pega.

L’incontro era stato richiesto dalla Funzione Pubblica della Cgil, proprio in vista “dell’imminente scadenza delle convenzioni e degli appalti in essere”. “Riteniamo – scriveva nell’occasione la Fp Cgil – fondamentale verificare il rispetto dei requisiti di accreditamento e della normativa relativa all’orario di lavoro e quali sistemi di controllo le aziende prevedono”. Intanto sempre la Fp della camera del Lavoro aveva provveduto a indire un presidio davanti a via Cassoli. In vista della gestione allargata voluta dall’Ausl per risparmiare, la Cgil si diceva preoccupata del fatto che i trasporti ordinari, al momento gestiti dalla Cidas, fossero gestiti con personale volontario: “si perderanno ore e posti di lavoro per i ragazzi della Cidas”.

L’ispezione della guardia di finanza solleva però la preoccupazione di un altro sindacato, la Uil Fp, che ricorda come i requisiti di accreditamento siano oggetto di regolari verifiche e che l’azienda Usl, come si evince dalla nota distribuita durante l’incontro di giovedì, “effettua ispezioni e controlli sulle ditte/associazioni attraverso l’attività del proprio servizio ispettivo”. Il timore della Uil Fp è che i mezzi dell’associazione sotto indagine non siano a norma “e che questa possa essere solo la punta di un iceberg – teme Enrico Franceschi, rappresentante sindacale Ausl e Aosp -, un problema generalizzato per il quale “riteniamo necessario un controllo a tappeto”.

Un controllo a tappeto che riguardi “il complessivo possesso dei requisiti specifici (vale a dire non più di 7 anni di impiego e meno di 300mila km percorsi, ndr) che hanno consentito l’accreditamento delle strutture si soccorso e trasporto infermi sia in capo ai soggetti pubblici che privati o di volontariato che agiscono sul territorio provinciale e/o hanno in essere convenzioni”. Se, a indagine effettuata, dovessero riscontrarsi superamenti del limite di impiego consentito, la Uil Fp chiede di accertare “se la momento dell’accreditamento vi fossero veicoli che avevano già superato tali limiti” e di conoscere “chi, in caso di omissioni, doveva effettuare le verifiche periodiche circa il mantenimento di tutti i requisiti specifici di accreditamento”.

Tutto questo la Uil Fp lo domanda direttamente alle due aziende in un comunicato ufficiale, che si chiude con un altro inquietante interrogativo, ossia “se corrisponde al vero che con la perdita del finanziamento collegato al trasferimento del punto di consegna delle chiamate al 118 di Ferrara presso la Centrale Operativa di Bologna-Area Omogenea Emilia Est sia andata perduta anche una quota parte di denaro prima utilizzata per sostenere i trasporti intra/interospedalieri che ora risulta indisponibile, con ricadute organizzative che si traducono, di fatto, in costi aggiuntivi per i cittadini”.

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