Caro Estense.com,
Lo dico subito: è umanamente comprensibile. Con i dati della recente analisi de “il Sole 24 ore” che certificano come Ferrara sia stata la provincia che ha subito il peggiore recesso occupazionale d’Italia, passando dal circa 3% di senza impiego del 2007 al 14,5 dello scorso anno, verrebbe voglia a chiunque di andare a cercare fortuna altrove. Peraltro, se ai dati economici si uniscono le sconfortanti cifre sull’ordine pubblico dell’indagine de “L’Espresso”, con le denunce per furti raddoppiate negli ultimi due anni e la situazione di degrado incontrollato in cui vivono i cittadini della zona GAD, davvero si fatica a non giustificare chi pensa ad un futuro altrove.
Tutto ciò assume però un aspetto francamente imbarazzante se a distinguersi in questa fuga dalla “Costa Concordia” estense, sono coloro che hanno chiesto (e ottenuto) il voto dei cittadini ferraresi nemmeno due mesi fa, e che in questi giorni di totonomine per le elezioni regionali del prossimo novembre, scalpitano invece per ricavarsi un ruolo nel dopo Errani. Da Paolo Calvano a Marcella Zappaterra, da Massimo Maisto ad Aldo Modonesi, tutti paiono volersi allontanare il più possibile dalla nave affondata. Non uno che abbia detto alla stampa cittadina “smentisco tutto”, nessuno che si sia schermito dicendo “Ma sta scherzando? Sono stato eletto adesso, il lavoro deve ancora iniziare, le sembra che io vada a Bologna con tutto quello che c’è da fare a Ferrara?”. Nulla di tutto questo.
Ora sarebbe interessante sapere dal Sindaco, che fino a prova contraria è pure il mio (ogni tanto bisogna ricordarglielo, come quando espone striscioni in polemica con cittadini che non vengono dalla Luna o da Marte, ma sono suoi amministrati che qui pagano le tasse, fino all’ultimo centesimo) cosa pensa di questa fuga verso Bologna. Non sarebbe il caso, forse, di richiamare all’ordine assessori e compagni di partito e incoraggiarli ad un atteggiamento minimamente responsabile verso la comunità che amministra?
Probabilmente non succederà, ma di fronte al non lieto spettacolo in cui gli stessi che hanno governato (e governano) lasciano capire che vorrebbero scappare quanto prima dal luogo del disastro, farebbe piacere sentire da Tiziano Tagliani le indimenticate espressioni usate dal comandante Gregorio de Falco: “tornate a bordo c####!”.
Andrea Rossi
Ferrara