Economia e Lavoro
3 Luglio 2014
Convocati i soci per analizzare la prospettiva dell'acquisto di Carife da parte della Popolare di Vicenza

La Fondazione Carife valuta le intenzioni Bpvi

di Redazione | 2 min

fondazione-carifeSi terrà nel pomeriggio del 24 luglio la prossima riunione dell’organo di indirizzo della Fondazione Carife per esaminare gli sviluppi della situazione della banca alla luce dell’offerta che la Banca popolare di Vicenza sta per mettere sul piatto. Un’offerta che dovrebbe essere formalizzata a giorni, non appena la Bpvi avrà ultimato la “due diligence”, cioè l’analisi dei conti di Carife.

Nell’operazione la Fondazione Carife avrà un ruolo fondamentale, dato che detiene il pacchetto di maggioranza della banca, e le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Popolare di Vicenza, il banchiere-viticoltore Gianni Zonin, sono state vagliate con attenzione. Per la Fondazione meritano considerazione, in particolare, le dichiarazioni che Zonin, assieme al direttore generale della Bpvi, Samuele Sorato, ha espresso in merito alla volontà di garantire la totale occupazione dei dipendenti Carife. Sono state accolte positivamente anche le dichiarazioni sulla missione di banca del territorio e di attenzione agli azionisti di Carife spa, oltre che alla stessa Fondazione. Ma l’intenzione della Fondazione, in questo contesto e nella prospettiva dichiarata dalla Banca Popolare di Vicenza (che intende iniziare prossimamente una ulteriore fase di contatti formali), è di sottoporre la situazione al proprio organo di indirizzo perché “possa effettuare ogni approfondimento nel merito”.

“La presenza in detto organo di esponenti dei principali enti e associazioni ferraresi, insieme a un’ampia rappresentanza della società civile – comunica la Fondazione Carife – potrà favorire un ampio dibattito e confronto, fornendo utili contributi e indicazioni al Consiglio di Amministrazione per i successivi passaggi e contatti che si prospettano nei prossimi mesi”.

Intanto i commissari Carife sono al lavoro per la cessione-dismissione di Commercio e Finanza, la società napoletana di leasing del gruppo, che dalla stessa Popolare di Vicenza è vista come una sorta di palla al piede, un elemento che non interessa del “pacchetto” Carife. Ciò che interessa invece alla banca vicentina, che ha 259 sportelli in Veneto e 90 in Toscana, è aumentare la propria presenza in Emilia Romagna dove conta appena 18 sportelli. Anche per questo Carife rappresenterebbe per la Bpvi un’operazione vantaggiosa.

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