Lettere al Direttore
28 Giugno 2014

Malaguti difende le ‘sentinelle’

di Redazione | 2 min

Ho letto le polemiche tra il movimento omosessuale e ‘le sentinelle’ in occasione del gay pride e del progetto di legge Scalfarotto, e mi sembra di cogliere i toni verbalmente più violenti e discriminanti proprio in chi si erge contro le discriminazioni.

Nel caso in questione, chi manifesta legittimamente contro le discriminazioni, paradossalmente, vorrebbe vietare, con l’uso proprio di un linguaggio violento «lupi travestiti da agnelli» la manifestazione di chi pacificamente e nel modo più composto possibile – il silenzio – si erge in difesa di una società che continui a fondarsi sul rispetto e la valorizzazione delle differenze naturali.

Ogni forma di violenza contro le ‘differenze’ è deprecabile ma, ugualmente, anche l’imposizione di un livellamento e azzeramento delle naturali diversità è, a mio avviso, altrettanto deprecabile.

Come ‘genitore 1 e genitore 2’ l’impressione è quella di voler arrivare a una società spersonalizzata, dove si possa accettare tutto e il contrario di tutto, poiché tutti dovremmo essere sempre più uguali, come nella tradizionale letteratura utopistica anglosassone di Orwell e Huxley.

Eppure, quella narrativa ci insegna che alla fine ci sarà sempre uno più uguale degli altri, proprio come nella ideologia comunista o nazista, e il prezzo da pagare, la storia ci insegna, è sempre drammatico.

Personalmente credo che tutte le differenze naturali non siano da discriminare, ma piuttosto da valorizzare, come una risorsa che ci è stata donata – per chi crede da Dio, per gli atei dalla natura – ma che è fondamentale per il reciproco rispetto, per una società libera poiché capace di convivere con pensieri diversi quindi, per la nostra stessa evoluzione. Se gli omosessuali vogliono rivendicare il proprio orgoglio, per coerenza, chiedano il rispetto delle differenze.

Mauro Malaguti, consigliere regionale Fratelli d’Italia

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