Eventi e cultura
21 Giugno 2014
Tradizionale appuntamento con una pagina poco conosciuta della storia della città

La giostra del borgo rievoca l’assedio di Ferrara

di Redazione | 2 min

battagliaAlla XI edizione della Giostra del Borgo ritorna l’appuntamento con la rievocazione storica: oggi sabato 21 e domenica 22 negli spazi dell’accampamento degli armati verrà allestito il Grande Mercato Medievale, che ospiterà decine di artigiani provenienti dal nord e dal centro Italia con i loro banchi che riportano fra la gente le arti e i mestieri di un tempo. Dai maniscalchi ai sarti, passando per i ceramisti e i pellettieri, sarà possibile passeggiare perdendosi fra odori e colori del passato.

Alle 19, nell’area accampamento, il gruppo d’arme San Luca propone la rievocazione storica dell’assedio di Ferrara del 1333. Con la presenza e la collaborazione di circa 20 gruppi di armati provenienti da diverse province italiane verrà dunque rievocata una pagina avvincente della storia di Ferrara, che vedrà affrontarsi circa 17o armati.Quella che si racconta alla Giostra del Borgo è una pagina poco conosciuta e spesso dimenticata della storia di Ferrara ma non per questo meno avvincente di altre: essa si basa infatti su di un evento accaduto realmente nel 1333 a Ferrara.

Tra Gli Este e la sede Apostolica i rapporti si deteriorarono e il 25 gennaio 1333  il Cardinale Bertrando dal Poggetto entrò nel territorio di Ferrara con un potente esercito, capitanato dal Duca D’Armagnac e composto da un forte contingente francese, nonché da numerosi signorotti della Romagna. Vi furono numerosi tentativi di assalto a Ferrara, sempre respinti. Ai ferraresi arrivarono aiuti provenienti da terre amiche: Mastino della Scala inviò da Verona 600 cavalli, Azzo Visconti da Milano altri 500, mentre i Gonzaga da Mantova e Firenze contribuirono con 600 cavalli e ben 25 navi. Il 14 aprile 1333, con una felice sortita, l’assedio a Ferrara cadde e il comandante generale Conte D’Armagnac , Galeazzo Malatesta di Rimini, i Conti di Cuneo e di Bagnacavallo, insieme agli altri signorotti, vennero fatti prigionieri.

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