Lido degli Scacchi. Potrebbe concludersi anzitempo il processo sulla cause dell’infezione da legionella che nel luglio del 2011 colpì un ospite del Camping Florenz del Lido degli Scacchi. Un processo che vede come unico imputato Gianfranco Vitali, titolare e rappresentante legale della struttura di accoglienza, accusato del mancato rispetto delle misure di sicurezza sul posto di lavoro. Un capo di accusa che alla prossima udienza potrebbe cadere per motivi tecnici, con conseguente proscioglimento per Vitali.
Già all’apertura del procedimento Gianluigi Pieraccini, difensore dell’imputato, parlava della “stranezza di un’ipotesi di reato rubricata come infortunio sul lavoro, quando l’infortunio è occorso a un ospite e non a un lavoratore del campeggio”. E la questione diventa ancora più decisiva in seguito all’ultima udienza, nella quale la parte offesa ha rimesso la querela dopo aver ricevuto un risarcimento privato da parte dell’assicurazione del Florenz.
Venendo a mancare l’accusa privata, potrebbe estinguersi automaticamente il reato di cui è imputato Vitali, a meno che non vi siano altri elementi in grado di supportare un capo di accusa indirizzato esplicitamente alle norme di sicurezza sul lavoro. Il giudice ha quindi rinviato il processo alla prossima udienza, durante la quale saranno ascoltati in qualità di testimoni due operatori dell’Usl che si occuparono dei controlli all’interno del camping. Dalla loro testimonianza il tribunale valuterà se sussistono ancora elementi tali da giustificare l’imputazione di Vitali, che in caso contrario vedrebbe cadere ogni accusa di cui è imputato.