Cronaca
29 Maggio 2014
Collegamento in diretta Skype con Iyad Abdallah e Soulafa Lababibi rifugiati alla Maison des Journalistes di Parigi

Due giornalisti siriani incontrano gli studenti ferraresi

di Redazione | 6 min

Leggi anche

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

La droga nel fazzoletto da naso sporco

La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

Presi dopo il furto, sono due minorenni

Nella mattinata di ieri (venerdì 19 aprile) la Polizia di Stato ha identificato e denunciato due minori colti in flagranza di reato dopo un furto compiuto all’interno di un esercizio commerciale a Ferrara

iticopernicoSabato 31 maggio esclusivo incontro tra due giornalisti siriani rifugiati alla Maison des journalistes di Parigi e gli studenti dell’Iti Copernico Carpeggiani di Ferrara.

Iyad Abdallah era professore di filosofia, giornalista e attivista a Raqqa, Siria. Il 25 maggio del 2013 pubblica su un sito internet un articolo sulla minoranza religiosa degli Alawiti nel suo paese. La linea rossa è superata: arrestato e torturato dagli agenti dell’Intelligence al servizio di Bashar el-Assad, Iyad riesce a fuggire attraversando a piedi clandestinamente le montagne che dividono la Siria dal Libano. Arriva in Francia nel settembre del 2013 e chiede asilo politico. Cinque mesi dopo, timbrerà il visto per la Francia anche Soulafa Lababibi, presentatrice e conduttrice radio, laureata in giornalismo all’Università di Damasco. Militante per i diritti umani, intreccia il suo impegno di reporter a quello di volontaria in aiuto dei profughi siriani in Libano. Documenta gli abusi nei campi profughi: scatta l’arresto da parte dei servizi segreti siriani. Fugge. A oltre 4mila chilometri di distanza, Iyad e Soulafa continuano la loro battaglia, ogni giorno. Per una informazione libera.

Iyad e Soulafa sono oggi tra i giornalisti accolti alla Maison des journalistes di Parigi (Mdj), un luogo unico al mondo che dal 2002 è stato rifugio per oltre 270 giornalisti richiedenti asilo e rifugiati in Francia, provenienti da 55 Paesi del mondo. Una grande casa, a pochi passi dalla tour Eiffel, che offre accoglienza e sostegno a giornalisti, vignettisti e blogger costretti all’esilio. La loro colpa, essere giornalisti laddove la libertà di stampa non é ammessa.

Sabato 31 maggio, dalle ore 11, Iyad e Soulafa incontreranno via Skype gli studenti dell’Iti Copernico Carpeggiani di Ferrara. L’incontro è previsto a coronamento di un percorso di conoscenza del contesto siriano intrapreso da qualche settimana dagli insegnanti dell’istituto ferarrese, Annalisa Casalati e Sergio Golinelli, in collaborazione con la responsabile del progetto presso la Maison des journalistes, Lisa Viola Rossi.

Un incontro esclusivo, che rientra nell’ambito dell’operazione “Renvoyé spécial” (un gioco di parole tra inviato speciale e respinto), programma di sensibilizzazione alla libertà di espressione e all’importanza del pluralismo dell’informazione che, dal 2006, porta le testimonianze dei giornalisti della MDJ nelle scuole francesi.

Iyad Abdallah

Iyad Abdallah

«La Maison des journalistes é lieta di annunciare questo primo incontro con i ragazzi dell’ITI Copernico Carpeggiani di Ferrara», ha commentato Darline Cothière, direttrice della MDJ. «Attraverso la testimonianza dei giornalisti in esilio – ha aggiunto Cothière – intendiamo dare concretezza alla nostra azione di sensibilizzazione al rispetto della libertà di espressione e d’informazione anche presso i giovani studenti italiani.»

Un incontro pilota, primo nel suo genere in Italia, che si svolgerà avvalendosi del software di video chat Skype. Una conferenza interattiva, in cui gli studenti ferraresi potranno interagire in diretta live con i due giornalisti siriani.

Solafa Lababidi

Solafa Lababidi

«In un mondo globalizzato – ha commentato il dirigente dell’ITI Copernico-Carpeggiani, Roberto Giovannetti -, le vicende più tragiche che si svolgono anche lontano da noi ci coinvolgono. Basti pensare ai drammaticisbarchi di profughi in Italia, provenienti da zone di conflitto, come per esempio la Siria. Tra questi profughi vi sono anche professionisti dell’informazione costretti a riparare all’estero: l’opportunità di conoscere direttamente due di questi reporter rifugiati alla Maison des journalistes di Parigi è dunque per gli allievi del nostro istituto un’occasione unica per meglio approfondire, attraverso le nuove tecnologie, i valori della pace, della democrazia e della libertà di informazione».

L’OPERAZIONE RENVOYÉ SPÉCIAL. Promossa dal 2006 dalla Maison des journalistes di Parigi, in collaborazione con il Centro di coordinamento dell’insegnamento e dei mezzi di informazione del Ministero dell’Educazione francese (CLEMI), e Presstalis, società commerciale che si occupa della distribuzione di tutti i quotidiani nazionali e di oltre l’80% delle riviste sul territorio francese, l’operazione Renvoyé spécial si articola in circa trenta incontri all’anno organizzati in licei e scuole superiori di tutta la Francia. Gli allievi e gli insegnanti si preparano ad accogliere il giornalista con un lavoro di approfondimento e studio del contesto storico-geografico, nonché di analisi della situazione libertà di stampa del paese di provenienza del reporter. La stampa locale assiste all’incontro in modo da assicurare una copertura mediatica dell’evento.

LA MAISON DES JOURNALISTES, UN RIFUGIO PER GIORNALISTI ESILIATI. «Cambiare vita, ricominciare da zero, è difficile. Ma non ero il solo a essere in pericolo, tutta la mia famiglia era minacciata».La Maison des journalistes (MDJ) è un’associazione senza scopo di lucro, nata per accogliere giornalisti esiliati costretti a fuggire dal loro paese per aver perseguito la libertà di espressione. Nata nel 2002 per intuizione di due giornalisti francesi, Danièle Ohayon e Philippe Spinau, dal dicembre 2003 la Maison des journalistes è situata in una vecchia fabbrica di spazzole del 15° arrondissement di Parigi. Dalla sua apertura, la Maison ha accolto 273 giornalisti, provenienti da 55 paesi del mondo.

Il comune di Parigi è il primo sostenitore finanziario della MDJ, insieme all’Unione europea e ai numerosi media partners francesi e internazionali che, in questo modo, manifestano una solidarietà concreta verso i loro colleghi perseguitati.

Il primo compito della MDJ è quello di “riconoscere” questi giornalisti, sostenendo la loro “ricostruzione identitaria” nel contesto francese e europeo. La MDJ si offre dunque loro come primo riparo, un luogo dove possono trovare un tetto, essere ascoltati e incontrare colleghi che, come loro, hanno dovuto fuggire dall’oggi al domani e che vivono un periodo particolarmente difficile. Vittime di ferite fisiche e psicologiche, preoccupati della sorte delle famiglie lasciate d’improvviso, arrivano in una metropoli sconosciuta, molto spesso senza conoscerne la lingua.

La MDJ offre a questi giornalisti combattenti un alloggio sicuro della durata di 6 mesi, il tempo per ottenere generalmente lo status di rifugiato politico, aiuti concreti, come buoni pasto e abbonamento ai trasporti pubblici, e un sostegno psicologico, per chi ne senta la necessità. Un assistente sociale accompagna i giornalisti attraverso il difficile percorso amministrativo di regolarizzazione.

Disposta su tre piani, la MDJ mette a disposizione 14 camere singole, di cui 2 pensate appositamente per i giornalisti vittime di gravi traumi fisici. Grazie alla collaborazione di insegnanti volontari, vengono organizzati corsi di francese di ogni livello, per residenti o ex residenti, negli spazi comuni della struttura.La MDJ si propone soprattutto come uno spazio di dialogo e conoscenza tra reporter, provenienti da differenti paesi e realtà etniche, religiose, politiche, accomunati dalla stessa passione per la verità e dalla stessa necessità di ricostruirsi.

L’OEIL DE L’EXILÉ. Attraverso il suo giornale online, “L’oeil de l’exilé”, “L’occhio dell’esiliato” (www.loeildelexile.org), viene offerta ai giornalisti l’opportunità di riprendere in mano la penna, la telecamera, il microfono, di continuare a esercitare il loro mestiere lontano dalle persecuzioni. Il portale, che ospita nello “spazio blogosfera” i blog personali dei giornalisti, è pensato come una vetrina rivolta al mondo dei media francesi e europei, un’occasione di promozione professionale. Un’équipe di traduttori volontari permette anche ai giornalisti non francofoni di scrivere e far conoscere le proprie storie, opinioni e professionalità.

L’OPERAZIONE RENVOYÉ SPÉCIAL. In associazione con il Centro di coordinamento dell’insegnamento e dei mezzi di informazione (Clemi) del Ministero dell’istruzione francese, la MDJ promuove dal 2006 il programma “Renvoyé spécial” (un gioco di parole tra inviato speciale e respinto), attraverso il quale i ragazzi delle scuole medie superiori di tutta la Francia hanno l’occasione di incontrare un giornalista esiliato. Un’opportunità per gli studenti per cercare di comprendere l’importanza della libertà di stampa e il suo prezzo, grazie alla testimonianza diretta di giornalisti provenienti da paesi dove il diritto all’informazione è minacciato.

PREMI E RICONOSCIMENTI. La Maison des journalistes è, a tutt’oggi, l’unica struttura al mondo ad accogliere giornalisti in esilio. Numerosi giornalisti, francesi e stranieri, visitano regolarmente questo luogo. Per la sua attività e il suo impegno, la Maison des journalistes e i suoi giornalisti hanno ricevuto negli anni diversi riconoscimenti, anche in Italia: uno per tutti, il Premio Ilaria Alpi nel 2010 e nel 2013.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com