Eventi e cultura
16 Maggio 2014
I sindacati: "Lo stabilimento di Filo non può essere trattato come la Cenerentola del gruppo"

Cercom, continua la cassa integrazione

di Redazione | 2 min

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Immagine d'archivio

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Argenta. Ci sono ancora tante nubi nel futuro dei lavoratori della Cercom di Filo di Argenta la cui produzione, a causa della crisi del settore, è ferma dal gennaio scorso. Le categorie sindacali di Filctem Cgil Ravenna, Femca Cisl Ferrara e la Rsu aziendale si sono incontrate giovedì presso la Cercom con il referente della proprietà del gruppo reggiano Serenissima Cir per un aggiornamento sulla situazione che non ha dato i risultati sperati.

Durante l’incontro, riportano i sindacati, è stato dichiarato dall’azienda che è necessario richiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione ordinaria sino ad agosto, in quanto ancora le condizioni di mercato in questi ultimi mesi non permettono una ripresa dell’attività nonostante l’impegno nel ricercare costantemente maggiori spazi economici e la volontà di incrementare i volumi produttivi anche in collaborazione con altre aziende. Vengono quindi confermate purtroppo le considerazioni che il sindacato ed i lavoratori hanno sempre manifestato in questo periodo: vista la riduzione del portafoglio ordini dell’azienda, dovuta alla crisi strutturale che sta attraversando il settore ceramico, e rispetto alla potenzialità produttiva del gruppo anche con i siti produttivi di Rubiera e Roteglia nel reggiano, viene concentrata la produzione esclusivamente su questi stabilimenti lasciando ferma e facendo scontare la flessione alla ceramica di Filo.

“Nonostante la proprietà abbia ribadito per l’ennesima volta di credere fortemente sull’importanza della Cercom all’interno del gruppo e di considerare questo periodo come transitorio – osservano i sindacati – è difficile credere, per quanto auspicabile, che il settore possa avere una ripresa tale da consentire la ripartenza dell’attività nei prossimi mesi. Forse più sperabile, obiettivamente, che si possano mettere in campo soluzioni di partnership”. Nel frattempo comunque i lavoratori della Cercom stanno rivivendo l’incubo già passato con la precedente proprietà della Coopcostruttori ed insieme al sindacato si dicono non più “disposti ad assistere passivamente alla solita trafila di ammortizzatori sociali, alle vane rassicurazioni per poi arrivare alle solite conseguenze. Se la Cir Serenissima come sostiene e come viene riconosciuta, è una società seria e capace, non può continuare ulteriormente a far scontare allo stabilimento di Filo l’attuale situazione, non può la Cercom essere trattata come la Cenerentola del gruppo. Se la proprietà – continuano le sigle sindacali – ha fatto in questi anni sul sito importanti investimenti, i lavoratori hanno consentito di rendere redditizi questi investimenti, non può essere l’attuale crisi di mercato a farli precipitare come lavoratori di uno stabilimento di scorta all’interno del gruppo”.

Il prossimo incontro fra sindacato e azienda sarà verso fine mese e come già definito in assemblea con i lavoratori, gli stessi saranno presenti “per ricordare e ribadire che la Cercom sono anche loro”.

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