di Eleonora Manfredini
Un Teatro Comunale tutto per il convegno “Differenti stili di apprendimento, specifiche attività didattiche”, meeting di formazione per affrontare al meglio i disturbi specifici di apprendimento. L’evento fa parte del progetto “Una scuola per tutti, tutti per la scuola”, promosso dal Cts (centro territoriale di supporto all’uso delle tecnologie) e dal centro di documentazione e ricerca Le Ali.
Massimiliano Urbinati, dirigente dell’istituto Dante Alighieri dà il suo benvenuto alla platea: “L’appuntamento di oggi è la punta dell’iceberg. È il centro di una costellazione di eventi facente parte di un’unica galassia: ‘Una scuola per tutti, tutti per la scuola’. Il progetto rappresenta la condivisione di un sogno di una scuola davvero inclusiva: per tutti. Una scuola in grado di rispondere ad ogni sfida pedagogica. Tre i cardini di questo progetto: programmi, rete e competenze.
I programmi consentono di creare una struttura solida, presente e attenta rispetto ai bisogni delle famiglie e della scuola. La rete, che consente una diffusione capillare, rappresentata dall’associazionismo, il volontariato, le onlus. Oggi al nostro fianco i Lions di Argenta. Le competenze, ovvero il tema di questo convegno: la realizzazione di azioni di formazione e ricerca rivolte all’accoglienza e alla promozione pedagogica didattica e sociale degli allievi con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento. Le strategie didattiche e organizzative appropriate per questi allievi potenziano l’efficacia didattica dei docenti e migliorano la scuola. Stamattina siamo qui per creare fatti e sostanza”.
A fianco di Massimiliano Urbinati il dirigente Uonpia di Ferrara Stefano Palazzi, la dottoressa Colombari del centro di psicologia clinica Dai.Sm.Dp, Donatella Mauro, direttore istituzionale dei servizi educativi scolastici, e Ugo De Nunzio in rappresentanza del Lions Diamanti, nonché Maria Antonietta Difonzo referente del Cts.
L’assessore Deanna Marescotti si dichiara estremamente soddisfatta dell’iniziativa: “Sono anni che la responsabilità dell’insegnamento grava interamente sui docenti. Nel campo dell’educazione non ci sono vie di mezzo. La scuola o è per tutti o non lo è. Rendere la scuola per tutti comporta un maggiore impegno da parte di ciascuno di noi, è fondamentale il supporto per gli insegnanti, che non possono trovarsi da soli. È assolutamente necessario puntare sulla loro formazione”.
Nel corso della mattinata, nella splendida cornice del Teatro Comunale, una querelle di relatori si è susseguita sul palco, approfondendo, attraverso la propria competenza ed esperienza, le tematiche della scuola inclusiva. “Insegnare come ciascuno apprende”, la dottoressa Roda (Usr Emilia Romagna) ha puntato il focus sulla diversità di apprendimento e sulla necessità di valorizzare le diversità, trovando punti di forza nelle differenti attitudini.
Il dottor Stoppa, del centro di alta specializzazione per Dsa di Ferrara, ha posto in luce le difficoltà di apprendimento tra ricerca e quotidianità.
Relatori giunti anche dall’Università di Bologna. La dottoressa Caldin ha affrontato il tema degli approcci educativi ed inclusivi relativi alle abilità e ai metodi di studio: “L’inclusione è legata alla professionalità di ciascuno di noi, ma anche alle scelte politiche. L’inclusione per tutti i bambini, come avviene in Italia, è una scelta politica. Tutto questo viene reso possibile da un sistema e da un contesto che se adeguatamente preparati e strutturati possono fare la differenza”. Una riflessione anche sullo studio a casa con i genitori, di cui ha parlato la dottoressa Cinotti.
La Fondazione Asphi e Onlus di Bologna, che si occupa di inclusione scolastica attraverso la tecnologia, ha presenziato con Paola Angelucci e Piero Cecchini per illustrare le opportunità per tutti gli alunni grazie ai nuovi device e alle nuove tecniche digitali. Quale miglior palcoscenico del Comunale poi per il toccante susseguirsi al microfono delle testimonianze dei ragazzi di S.O.S Dislessia, attraverso la performance teatrale “Il dono della Dislessia”, accompagnata dalle dolci note delle canzoni di Robbie Williams e John Lennon.
“Non siamo stupidi, abbiamo solo bisogno di strumenti diversi per imparare”. Questo il messaggio di chi ha vissuto sentendosi a lungo diverso, emarginato, prima di capire di non essere incapace o inferiore a tutti gli altri, bensì di avere un differente stile di apprendimento. A supporto di tutto ciò le immagini della Hall of Fame dei “Dislessici Famosi”: Einstein, Tom Cruise, Henry Wincler (Fonzie), Orlando Bloom, Magic Johnson, Darwin, Mozart, Picasso, Agata Christie, Roald Dahl, Ingvar Kamprad (Ikea), Bill Gates, Whoopy Goldberg, Keira Knightly, John Lennon, Mika e per ultimo “il cantante che ci sta facendo da colonna sonora: Robbie Williams”.
In conclusione Ivana Sacchi ha parlato delle risorse e delle innovazioni fornite dalla tecnologia, innovazioni che potenziano la didattica: “L’integrazione dei canali comunicativi tra loro è fattore di crescita. Definirei questa comunicazione multimodale più che multimediale. Comunicare in più modi. Le tecnologie infatti non ci tolgono dall’esperienza pratica, come molti temono, bensì ci consentono di viverla al meglio”.
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