Nasce l’associazione “residenti Gad” per favorire la riqualificazione del quartiere che interessa la zona grattacielo-stazione-stadio in un’ottica di ulteriore stretta al degrado. L’associazione, che si è dotata di una struttura ‘formale’ (atto costitutivo e statuto) risponde all’esigenza di “uscire dall’ambiguità della nebulosa struttura dei comitati”. A spiegarlo è Giuliano Zanotti, presidente della neo associazione che, dandosi uno statuto e cariche sociali, cerca di “migliorare il rapporto con le istituzioni, venendo incontro anche alla loro richiesta di interlocutori rappresentativi e certi”. Sono oltre cinquanta i nuclei familiari, italiani e stranieri, sparsi per il quartiere, che, dalla scorsa settimana, si sono prontamente associati, firmando ma anche aprendo il portafogli per contribuire, seppur simbolicamente, alla causa. Per associarsi è infatti necessario firmare il modulo scaricabile da residentigad.blogspot.it e versare una quota simbolica di 5 euro.
Lo scopo della neo associazione, come recita l’articolo 2 dello statuto, è quello di contribuire al miglioramento del quartiere Gad e di svilupparne l’attrattività sociale ed economica. La rinascita del quartiere Gad deve essere una rinascita che passa per riqualificazione, urbana e economica, e valorizzazione, culturale e sociale. “Per fare ciò – spiega Zanotti – bisogna partire da una precondizione non negoziabile: sicurezza che, come la cronaca continua a documentare, non c’è del tutto nonostante lo straordinario impegno e dedizione delle Forze dell’Ordine. La nostra è una doppia azione: di denuncia e di proposta perché solo facendo emergere i problemi poi li si può risolvere, rimanere zitti come qualcuno vorrebbe è inefficace e controproducente. Ribadisco, abbiamo da mesi denunciato il degrado a tutti e nessuno può dire di non sapere. Questo è servito per accedere i riflettori sulla Gad ma non è la luce che fa male, è il non risolvere i problemi il problema”.
“Più in generale – continua il neo presidente – riscontro un ‘problema periferie’, un abbandono che non è solo frutto di una sproporzione nella distribuzione degli investimenti in città, è proprio un deficit di attenzione che si trascina da una decina d’anni. La porta d’accesso alla città di viale Po, con interi stabili fatiscenti e cadenti può davvero essere considerata degna di una città patrimonio dell’umanità e sito Unesco? Le periferie, tutte, non solo la Gad, devono godere di una maggior attenzione e cura perché altrimenti poi non ci si può lamentare se ‘tutti vanno in centro’. È l’unico posto dove strade e marciapiedi sono asfaltati decentemente e c’è pulizia costante”. Per Zanotti a Ferrara esistono due categorie di cittadini: quelli di serie A (centro storico) e quelli di serie B (tutti gli altri).
L’impegno per il quartiere, prima con il comitato “gruppo Gad” e ora con l’associazione “residenti Gad”, è massimo e persegue un “disegno ambizioso ma di sano impianto concreto”: un fronte comune. “Non ha senso difendere gli interessi di una via, il ragionamento deve essere almeno di quartiere conclude Zanotti.- E in questo senso ci sono già stati ottimi segnali, testimonianza ne è l’incontro dall’assessore Marescotti insieme al Comitato dei Commercianti della zona. In fondo l’unione fa la forza”.
Per ulteriori informazioni visitare la pagina http://residentigad.blogspot.it/ o scrivere a residentigad@gmail.com.
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