Egregio Direttore,
c’è qualcosa, a Bondeno, che accomuna la vicenda dell’ex zuccherificio a quella dell’ex Ospedale Borselli. I più possono pensare alla preposizione latina che ormai mettiamo davanti alle vestigia del passato, oppure ad una forzatura dettata dalla campag
Ce n’è una però, in particolare, che lega i due progetti di riconversione (in un pastificio l’uno e in una Casa della Salute l’altro) che ci induce ad essere diffidenti: in entrambi i casi si parla di milioni di euro, di grandi investimenti, di tanti danari, ma non si parla mai dei contenuti. Si glissa sempre su ciò che ci interessa veramente. Perché si parla dei soldi e non, invece, della domanda del mercato, in un caso, e dei bisogni delle persone nell’altro. È forse una strategia quella di sbandierare grandi cifre per coprire la mancanza assoluta di idee?
La triste vicenda dello zuccherificio insegna. Allo stesso modo il Direttore del Distretto sanitario ovest, in una recente conferenza stampa, continua a farsi vanto di un futuro corposo investimento sul Borselli senza dire quali servizi saranno attivati per soddisfare la domanda della popolazione. Si dia risposta alle domande che andiamo facendo da mesi: quali ambulatori specialistici ci saranno nella nuova struttura? Ci sarà la Radiologia? La sala gessi? Sarà riaperto il reparto Dialisi? Sarà ripristinato l’Ambulatorio di Primo Soccorso com’era in passato? Ci sarà un’Auto medica anche a Bondeno che copra tutto il nostro vasto territorio?
Per essere credibili bisogna rispondere,
Il candidato sindaco del movimento civico- gruppo proposta per Bondeno
Fabiano campi