Quattro ore di sciopero al petrolchimico per protestare contro gli appalti al massimo ribasso per la manutenzione degli impianti Eni. Ad annunciarlo è la Fiom Cgil di Ferrara, che denunciano il rischio di esuberi dopo il mancato rinnovo dell’accordo tra Versalis e la società Idromacchine Spa di Mestre per i lavori che la società del gruppo Eni affida alle aziende esterne. Aziende che, anno dopo anno, – secondo la Fiom – sarebbero sempre più in difficoltà di fronte alle richieste crescenti.

“Si potrebbe creare un problema di esuberi tra i dipendenti di Idromacchine – afferma Samuele Lodi della Fiom -, ma la questione riguarda tutte le aziende metalmeccaniche in appalto per le multinazionali insediate nel petrolchimico. A ogni rinnovo viene chieste di mantenere gli stessi servizi ma a condizioni sempre inferiori: ci sono aziende che ci provano, ma spesso finiscono per rimetterci dal punto di vista economico. È una logica che ci vede contrari, anche perché spesso subentrano nuove aziende non sindacalizzate e in cui la regolarità contrattuale è un po’ sospetta”.

La protesta della Fiom nasce quindi da due esigenze: chiedere una nuova logica nell’approvazione degli appalti e cercare di intervenire in favore dei dipendenti della Idromacchine, per i quali si chiede un’inserimento nelle sedi venete dell’azienda. Lo sciopero durerà per quattro ore durante la mattinata di mercoledì, con un presidio di fronte all’ingresso dello stabilimento.