Cronaca
25 Marzo 2014
A Ferrara individuate quattro aree di intervento per la "rigenerazione sostenibile"

Zappaterra e Tagliani: “L’idrovia fa economia”

di Redazione | 3 min

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idroviaUna visione e condivisione di intenti quella tra Provincia e Comune nell’ambito del maxi progetto dell’idrovia ferrarese. È stata infatti firmato dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra e dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani il protocollo d’intesa della partnership per la “rigenerazione sostenibile” della città di Ferrara. Una rigenerazione che ha un’unica parola chiave: economia.

“L’idrovia fa economia” è il motto lanciato all’unisono da Zappaterra e Tagliani. “È un motto giusto – si compiace la presidente provinciale – perché il progetto si propone di riqualificare e valorizzare l’asta navigabile che collega Ferrara a Porto Garibaldi in un’ottica culturale, turistica ed economica”. Se si è spiegato in lungo e in largo che i tre grandi poli di sviluppo sono Porto Garibaldi, copparese e Ferrara, l’incontro serviva per delineare i progetti che interessano nello specifico la città estense.

A Ferrara sono state individuate quattro aree di intervento (ambientale, logistica, turistica e ricerca) che riguardano tre zone (petrolchimico, darsena San Paolo e tecnolopolo). Se all’interno del territorio comunale, l’asse navigabile passerà in particolare per la darsena di San Paolo, attraversando il centro cittadino, a poca distanza dal Meis, per poi risalire, costeggiando il tecnopolo, fino all’area del petrolchimico per avvicinarsi al Po, sono tanti i progetti di sviluppo economico pensati a complemento della realizzazione dell’infrastruttura.

Innanzitutto per l’area ambientale interventi di potenziamento dell’impianto di trattamento delle acque del Polo Industriale di Ferrara e di consolidamento della penisola in zona biconca di Pontelagoscuro che, come assicura Tagliani, “renderanno ancora più competitivo il petrolchimico”. Sempre in zona, ma per quanto riguarda l’area logistica, verranno realizzate opere di adeguamento del raccordo ferroviario e della darsena interni al polo industriale di Ferrara, sul canale Boicelli. L’area di ricerca, invece, interesserà il tecnopolo per rafforzare la competitività e lo scambio tra università e imprese. Infine, per quanto riguarda l’area turistica, si tratta di riqualificare e valorizzare la darsena di San Paolo, su cui l’amministrazione comunale e provinciale punta molto.

“La Darsena ha le potenzialità per poter diventare il porto turistico di Ferrara – commenta il primo cittadino – per questo vengono confermati lo spostamento delle attività (riferendosi al cambio sede della nave-locale Sebastian Pub, ndr) e le iniziative per guardare la darsena come centro turistico del futuro, anche puntando sui privati che hanno dimostrato interesse nell’investire in questo settore”. Gli investimenti privati rappresenterebbe un’ancora di salvezza, o comunque di importante appiglio, per l’amministrazione. “L’idrovia è una realtà che inizia a dialogare con le imprese insediate – spiega Tagliani – e questo dialogo con l’imprenditoria industriale e turistica serve per ridurre i costi”. In pratica “l’occhio con cui guardiamo l’idrovia non è più da opera pubblica ma di dialogo con l’economia e l’imprenditoria” .

A entrare più nel dettaglio dei costi è l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Davide Nardini. “Il protocollo d’intesa prevede investimenti privati sui 7 milioni di euro, mentre per l’investimento pubblico ci stiamo avvicinando complessivamente ai 72 milioni di euro”. Nonostante tutto si tratta di un “progetto preliminare” e che “sicuramente non riguarderà un appalto pubblico ma per stralci”. Il primo appalto, di 4 milioni di euro, riguarderà i sottoservizi e sembra partirà a settembre. Mentre per l’opera complessiva Nardini ipotizza “quattro anni, o comunque entro il 2020”. Intanto alla firma di questo protocollo d’intesa seguiranno l’accordo territoriale che coinvolgerà anche la Regione Emilia-Romagna e l’accordo di programma che veicoleranno i finanziamenti e gli interventi.

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