Lettere al Direttore
1 Marzo 2014

Zamorani sfida Tagliani a un confronto in strada

di Redazione | 2 min

Sono passati 15 giorni da quando ho consegnato una “lettera aperta” al sindaco Tagliani a nome dell’associazione e lista elettorale Un’altra Ferrara. Sono passati 9 giorni da quando ho effettuato una analoga comunicazione al Presidente del Consiglio comunale. Sono passati 5 giorni da quando ho iniziato un digiuno di dialogo, o sciopero della fame se si preferisce, per aiutare questi miei interlocutori a rispettare norme e regole violate. Ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta (al di là del merito dell’iniziativa e delle sue motivazioni, ma queste alte figure istituzionali non hanno il dovere di rispondere?).

In particolare con un atto a dir poco di incerta definizione, un “orientamento di Giunta”, questa limita i diritti dei cittadini e determina effetti che riducono le libertà intervenendo su una materia che per legge è di esclusiva competenza del Consiglio comunale, che si espresse nel merito approvando un apposito Regolamento sulla materia. Si tratta di un vulnus istituzionale gravissimo e su questo punto chiedo che si intervenga con urgenza.

In centro, fra il Volto del Cavallo e la farmacia, nel 1901 gli amministratori ferraresi posero una lapide (che ha bisogno di un urgente intervento di restauro, in tutti i sensi) che recita: A Felice Cavallotti – soldato poeta oratore – che diede l’ingegno – e gittò la vita – perché – i governati fossero liberi – e i governanti onesti. Cavallotti, secondo lo spirito avventuroso e romantico che lo caratterizzavano, sfidava a duello i suoi rivali e proprio in un duello morì.

Rileggendone le motivazioni in forma nonviolenta ora invito (Cavallotti direbbe: sfido) il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale ad un pubblico confronto su questo argomento, a tutela delle regole e soprattutto a tutela della dignità del Consiglio comunale. Con me, a testimoniare lo spirito e le intenzioni che ispiravano il Regolamento comunale approvato nel 1999 dal Consiglio comunale appunto, verrà l’allora presidente del Consiglio comunale, Romeo Savini, persona di provata esperienza e garantista, pronto a sostenere le buone ragioni e anche l’importanza dell’iniziativa nonviolenta che ho intrapreso.

Confido nella vostra disponibilità al dialogo, caro Sindaco e caro Presidente: spero presto, quando e dove vorrete.

Mario Zamorani, segretario di Un’altra Ferrara

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