Scrivo per dimostrare il mio sconcerto, il profondo disappunto e sconforto, nell’apprendere che l’Università di Ferrara ha deciso di realizzare un nuovo edificio da destinare ad Animal Facility.
Vedo in questo progetto, finanziato dalla Regione Emilia Romagna attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, un gran passo indietro rispetto alla direzione verso la quale tutti ci auguriamo di veder indirizzata l’istruzione nel nostro paese. Una decisione in controtendenza, uno spreco di risorse che potrebbero altrimenti essere utilizzate in progetti innovativi, davvero al passo con i tempi, in grado di competere con i paesi emergenti e con quelli che avranno il coraggio di sganciarsi dalla logica delle lobby di potere che, sappiamo bene, impastoiano tutto nel nostro paese e non solo.
E’ dovere di chi ha anche solo dei piccoli poteri locali, dare ai nostri giovani la speranza che la parola RICERCA abbia anche la capacità di TROVARE, e non, così come è, legata a prassi ottocentesce, se non evidentemente sadiche e crudeli, essere sinonimo vergognoso di sudditanza a regole imposte da leggi sbagliate e asservite. Ciò è dannose per il futuro della ricerca stessa e dei nostri bravissimi giovani.
Il modello animale non è predittivo, lo sanno ormai anche i sassi.
Allora perchè? Sappiamo la risposta.
In considerazione della crescente opposizione della popolazione italiana alla sperimentazione animale chiedo all’Università di Ferrara di ripensare il progetto e di utilizzare i finanziamenti destinati alla realizzazione dell’Animal Facility per creare un centro di ricerca che utilizzi metodi innovativi e tecnologie avanzate non basate sull’uso di animali.
Daniela Billiani