Il 25 maggio oltre alle elezioni comunali si celebrerà il funerale delle Circoscrizioni, vietate da una legge del 2010 (governo Berlusconi, ministro Calderoli). La Giunta oramai uscente ha comunque un piano per mantenere in vita i servizi, visto che la normativa impedisce sì che esistano organismi politici ma non che un Municipio abbia uffici anche nelle frazioni, e il nostro comune (che si estende per oltre 400 chilometri quadrati e di frazioni ne conta quarantuno) intende continuare ad averne, rinnovandoli.

Il piano (per ora solo un orientamento di Giunta, che dovrà passare per un voto del Consiglio) è stato illustrato ieri pomeriggio dall’assessore al Decentramento Luciano Masieri alla prima Commissione consiliare. “Lasciatemi esordire con una considerazione politica – ha detto –. Noi abbiamo tentato in tutti i modi di far cambiare idea al Governo e ai parlamentari, compresi i miei, ma è stato vano. Esiste una trasversale volontà di abolire le circoscrizioni, proprio in un momento in cui i cittadini chiedono più partecipazione. Il loro costo, poi, era poco più che simbolico, un caffè all’anno per ciascuno dei residenti a Ferrara: ditemi voi se il taglio dei costi della politica doveva cominciare proprio da lì, da un organo che funzionava non bene, di più. Il voto medio che gli davano gli utenti era di otto su dieci”.

“Ma come superare il fatto che da Porporana a Spinazzino ci sono tanti chilometri quanti dal centro città alla periferia di Bologna?” si è chiesto poi Masieri. Ecco allora che i servizi resteranno sul territorio, mentre il raccordo tra i residenti e l’istituzione, dal momento che non ci saranno più ottanta consiglieri circoscrizionali e i quattro presidenti, “dovrà essere garantito dai consiglieri comunali, ma anche dalle associazioni sportive, culturali e di volontariato. E perfino i singoli dovranno abituarsi a rapportarsi in modo diretto con gli uffici decentrati”, che riassumeranno lo storico nome di ‘delegazioni’, con cui i meno giovani hanno continuato a chiamare le circoscrizioni. Quanto al nuovo assessore al Decentramento “dovrà occuparsene a tempo pieno, stando pochissimo seduto in ufficio e moltissimo in giro per il territorio. Un assessore con le scarpe da ginnastica insomma” ha anticipato Masieri.

Nel dettaglio tecnico è entrata Cinzia Graps dell’Ufficio Decentramento. “Nelle delegazioni resteranno le Anagrafi e gli Uffici relazioni col pubblico, mentre una novità saranno gli Spazi di prossimità, aree in cui si consentirà alla comunità locale di partecipare”. Per quanto riguarda l’indirizzario, nulla cambierà per l’attuale Circoscrizione 3, che manterrà gli uffici a Pontelagoscuro e a Porotto, mentre per tutte le altre sono in vista mutamenti. La 1 (Centro storico-Gad) “perderà la sede fisica di Capo delle Volte, ma i residenti in quell’area non dovrebbero avere problemi a recarsi in FaustoBeretta”, mentre la 2 (via Bologna-zona Sud) manterrà gli spazi a Gaibanella ma prima o poi perderà quelli in via Bologna 49 (“il palazzo è stato alienato”) e si trasferirà al Palaspecchi, anche se non ci sono ancora date segnate. Infine, già in marzo saranno chiusi gli uffici che la Circoscrizione 4 ha in via Naviglio (alienato anche quell’immobile, che ora è delle Farmacie Comunali) che saranno trasferiti in via Putinati, non lontano dalla rotatoria con via Fabbri. Una novità per questa zona consisterà nell’apertura di uno sportello anagrafico all’ospedale di Cona e di un presidio all’interno del centro sociale La Ruota di Boara. “Il personale sarà rivisto e riqualificato – ha concluso Graps – non tanto gli anagrafisti che continueranno a svolgere lo stesso lavoro, quanto piuttosto chi seguirà gli Spazi di prossimità”.