
Lo perseguitava da tempo. Tanto da arrivare a sferrargli – secondo la denuncia sporta in caserma – una testata in pieno volto in discoteca. Questa volta, l’atto di bullismo che gli è costato l’arresto, era andato a prendere la sua vittima davanti a scuola, alla fine delle lezioni, per costringerlo ad andare via con lui.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ferrara hanno arrestato un giovane di 24 anni, P.D., già conosciuto alle forze dell’ordine, per lesioni, violenza privata e stalking nei confronti di uno studente di 17 anni.
Il 24enne, nonostante fosse già stato colpito da un ammonimento del questore, ha continuato a compiere atti persecutori nei confronti del minore. Fino ad arrivare al punto di minacciarlo e pedinarlo e, all’uscita della scuola, aggredirlo fisicamente colpendolo con un pugno al volto. È successo venerdì mattina, intorno alle 13. Il minore, memore della testata in discoteca che gli era costata 5 giorni di prognosi, appena lo vede uscire dalla sua Bmw accelera il passo. Ma quello lo ferma e gli ordina di salire. Di fronte al rifiuto del giovane lo minaccia: “ti spacco la testa”. Lo studente riesce a prendere l’autobus, ma l’altro lo segue fino a quando non scende. Gli intima di nuovo di salire in macchina e gli dà uno schiaffo. La vittima si aggrappa a un palo e il 24enne perde le staffe e gli sferra un pugno. Al pronto soccorso giudicheranno le lesioni guaribili in 3 giorni).
L’aggressore, dileguatosi alla guida di una Bmw, è stato rintracciato e bloccato dai carabinieri poco dopo, in corso Isonzo. La vittima, che ha subito un forte trauma facciale, è stata soccorsa e medicata presso l’ospedale di Cona.
Per il 24enne, difeso dall’avvocato Ginevra Campalani, si è tenuta ieri pomeriggio davanti al giudice Luca Marini e al pm Stefano Antinori l’udienza di convalida. L’udienza era prevista in mattinata, ma era slittata per un difetto di notifica. Un imprevisto che ha fatto temere allo studente – presente in aula assieme all’avvocato Vasco Sisti che lo assiste legalmente – che il giudice non convalidasse l’arresto e lo rimettesse in libertà. Temeva di non poter più uscire di casa.
E invece il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura della detenzione domiciliare in attesa del processo che inizierà a giorni.
“Siamo soddisfatti – è il commento a caldo di Sisti -, il ragazzo e i suoi familiari possono tirare un sospiro di sollievo”.
Quanto all’indagato invece, sul suo capo pende anche un’altra denuncia per episodi speculari avvenuti a scapito di un compagno di scuola della vittima. E infatti D.P. È un “aficionado” a questo genere di comportamenti. Già nel settembre del 2008 era stato arrestato per episodi di bullismo sempre nei confronti di un minorenne. In quell’occasione aveva minacciato la vittima con sms e telefonate. Gli aveva anche dato un appuntamento, in piazza Ariostea, per “regolare i conti”. Il minore si presentò scortato dalla polizia in borghese per difenderlo in caso di ogni evenienza. Anche allora D.P. cercò di spingere il giovane all’interno di una Bmw appostata nei pressi, dove a bordo c’erano altri suoi amici. A quel punto intervennero gli agenti che si trovarono di fronte alla reazione de bullo, che reagì con forza, tanto da provocare lesioni guaribili in 7 giorni a uno dei poliziotti. Il tribunale lo condannò a 6 mesi.
Prima ancora, nel 2006, quando era minorenne, subì una condanna in patteggiamento a 7 mesi e 15 giorni per molestie private.
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