Lettere al Direttore
10 Dicembre 2013

Ferrara città murata

di Redazione | 2 min

Gentile Direttore

più mi informo sul WEB, di cosa accade oltre le storiche Mura di questa città, più mi accorgo che Ferrara sembra essere diventata la brutta copia del villaggio di Asterix., fuori dalla Storia, con i suoi Obelix (?) ed i suoi druidi.

Le ultime notizie in città, riprese puntualmente da giornalisti (sicuramente indipendenti), parlano di grandi strategie turistiche dei vertici della sua Camera di commercio (?) da “mettere in campo” per l’EXPO 2015 a Milano rivelando una attitudine molto molto provinciale, per l’incapacità di rendersi conto di cosa (nel frattempo) accade ad un tiro di scoppio da questa città “murata”, non solo nel senso fisico, ma anche mentale.

Infatti per sviluppare l’Industria Turistica del territorio, cosa ti hanno inventato?

Un nuovo (?) Consorzio di operatori di ogni settore, come si è più volte tentato di fare (per altro senza successo) 20 anni fa il famoso (?) “Visit Ferrara” – http://www.visitferrara.eu (ovviamente con un sito rivolto anche ai turisti stranieri, esclusivamente in italiano).

Quello che non viene esplicitato sul sito sono ovviamente i costi di partecipazione a detto consorzio,in quanto sperano, non dichiarandoli prima, di convincere ad aderire numerosi, disperati Operatori dell’Incoming,i quali non sapendo più a che santo votarsi, probabilmente proveranno anche questa strada, visto che, come specchietto delle allodole, è stato coinvolto (e stipendiato) un esperto del turismo proveniente dalla Romagna ( una garanzia, come le radioline a transistor giapponesi di qualche decennio fa).

Mentre tutto ciò si legge sulle pagine dei giornali “cittadini”, cosa accade a 30 Km, subito oltre il confine con lo Stato della Chiesa, a Bologna?

Enti locali, un po’ più svegli ed operatori privati, dopo aver reperito 40 Milioni di €uro,fanno partire un progetto che conta di attirare dai 5 ai 10 MILIONI di visitatori in concomitanza con l’EXPO 2015 di Milano,ma localizzato per Ferrara, decisamente un po’ più vicino.

Il progetto (in parte già realizzato, nelle infrastrutture) si chiama F.I.CO “Fabbrica italiana Contadina” e sarà la Eataly-World del cibo, Made in Italy

Enti ed Arci-esperti delle istituzioni ducali estensi scopriranno, fra qualche tempo, che F.I.CO a Bologna, è forse una cosa da prendere in considerazione (senza fretta, mi raccomando).

A loro il mio benvenuto nel mondo dei cambiamenti, dell’economia globale e dell’Industria Turistica Internazionale.

Avete dormito bene? Complimenti.

Cordiali saluti

Arch. Lanfranco Viola

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