L’uomo che ha ucciso Andrea Bartolini è stato arrestato. Il pm Federico Frezza della procura di Trieste ha chiesto e ottenuto dal gip Guido Patriarchi gli arresti domiciliari per il 34enne Francesco Semeraro. La misura arriva dopo l’interrogatorio di sabato scorso, nel corso del quale il friulano ha ammesso di aver colpito con due diretti, uno al mento e l’altro all’addome, il 45enne ferrarese. Bartolini, “Barto” per gli amici, disegnatore web trasferitosi a Trieste per convivere con la fidanzata (che vive a poca distanza dal locale teatro dello scontro fatale), venne poi ricoverato in ospedale e operato d’urgenza. I medici gli asportarono la milza, spappolata, ma nonostante l’intervento è morto dodici ore dopo il ricovero.
Ora per Semeraro è accusato di omicidio preterintenzionale per i fatti avvenuti giovedì sera di fronte al bar “Tie Break” di via dei Moreri nel capoluogo giuliano. Intorno alle 20 Bartolini esce dal locale con gli amici con cui aveva passato la serata. All’uscita incrocia Semeraro, che non conosceva. I due si scambiano delle battute pesanti. Poi, secondo la versione dell’indagato, il ferrarese lo colpisce al volto con una testata. L’altro, pugile agonistico della classe superleggeri, lo stende con due pugni.
“Mio figlio si è difeso da un’aggressione. Ha reagito. Ma non avrebbe mai voluto che l’altro morisse” confida la madre dell’arrestato al “Piccolo” di Trieste. Il 34enne, con alle spalle un recente precedente per rissa aggravata, a quell’ora stava rincasando per cenare a casa dei genitori. Poi la sua attenzione è stata attirata dalla vittima, “che aveva già il volto tumefatto”, sostiene sempre la madre (dalle foto in mano agli inquirenti il volto di Bartolini presenta diverse ecchimosi). Subito sono partite le offese e, con gli amici del ferrarese già lontani, è scoppiato il diverbio letale.
Su un punto però la versione di Semeraro si sofferma: dopo averlo colpito il 34enne avrebbe aiutato il ferrarese a rialzarsi. Una volta che ha visto che l’uomo stava in piedi, si è allontanato. Un dettaglio che, se confermato, allontanerebbe l’ipotesi di omissione di soccorso e alleggerirebbe l’intera posizione del pugile.
Secondo questa ricostruzione Bartolini sarebbe crollato successivamente e qui una vicina che ha assistito a parte della scena avrebbe chiamato i soccorsi.
Per oggi è prevista l’autopsia che potrà dare conferme o smentite a queste dichiarazioni. All”accertamento tecnico parteciperà anche il legale della famiglia Bartolini, l’avvocato Giacomo Forlani del foro di Ferrara.
Da Ferrara intanto si scopre un tragico precedente. Anche il padre di Andrea, Tony Bartolini, morì di morte violenta quasi vent’anni fa. Nel giugno del 1997 lui e la compagna Rosy Pavani vennero uccisi a colpi di Beretta dall’ex vicino di casa Roberto Salmi, che dopo il duplice delitto si tolse la vita.
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