Ieri sera circa 60 militanti e attivisti di Fratelli d’Italia hanno rischiarato per oltre un’ora i giardini sotto al Grattacielo. Nel corso della fiaccolata diversi residenti, vedendo la mobilitazione, sono scesi in strada e si sono uniti all’iniziativa.
“Abbiamo voluto portare innanzitutto la nostra solidarietà ai residenti della zona – ha spiegato Paolo Spath, portavoce provinciale della federazione ferrares di Fratelli d’Italia – e ribadire la necessità di sicurezza, la legalità e contrasto ai reati e gli episodi di delinquenza”.
In questa prima iniziativa, che ha preso il via cantando l’Inno di Mameli dedicato al ricordo dei 19 carabinieri italiani che hanno perso la vita 10 anni fa a Nassirya, gli attivisti di Fratelli d’Italia si sono schierati fermamente contro lo spaccio, la prostituzione e in generale “contro tutti quei reati che vengono ormai quotidianamente perpetrati in tutta la zona”. Nello stesso tempo però gli esponenti locali del partito hanno deciso di non mostrare alcun simbolo nel contesto della fiaccolata per poter renderla aperta “a tutti i ferraresi che chiedono di aver più sicurezza, regole e tranquillità”.
E’ ancora Paolo Spath ad affermare che “questo è un tema sensibile a tutti i ferraresi e da tempo per noi è una priorità. Vogliamo che vi sia una maggior partecipazione possibile per ridare voce a quelle problematiche che questa amministrazione non può, o non vuole, riconoscere come tali, figuriamoci risolverle”. Il giovane esponente ha poi continuato: “Sappiamo bene che questo tema non è nuovo, infatti già diversi anni fa ci presentammo con diversi gazebo in zona per denunciare la situazione, ma purtroppo quando i riflettori si spengono tutti i buoni propositi annunciati da sindaci e giunte comunali cadono inevitabilmente nel nulla. Per noi questo è come prendere in giro noi ferraresi. Il nostro obiettivo è replicare questa iniziativa nelle prossime settimane in questa zona emblema del degrado crescente nella nostra città, ma anche negli altri punti critici. La sicurezza sta diventando una vera priorità della nostra città: è tempo di non declassare queste criticità con semplici soluzioni di comodo”.
“Vogliamo essere a fianco – conclude Spath – di quella parte di città e di quei cittadini che scelgono di non piegare la testa o girarsi dall’altra parte, ma diciamo basta alla delinquenza, al degrado, alla paura. Basta alle zone ghetto della città: riprendiamoci Ferrara”.
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