Non è solo il bilancio previsionale 2014 del Comune di Ferrara, ma anche l’ultimo della legislatura quello presentato stamani dal sindaco Tiziano Tagliani e dall’assessore Luigi Marattin, e che stasera sarà proposto ai cittadini, alle 20.30 alla Sala Estense.
Cominciamo con le nude cifre di una manovra che complessivamente ammonta a 7,3 milioni di euro. Per il prossimo anno la giunta deve trovare coperture per 5 milioni e 300mila euro: 3,2 glieli toglie il governo, dalle multe arriverà un milione in meno (anche grazie allo sconto del 30% per chi paga entro cinque giorni), la vendita delle azioni Hera farà venir meno 450mila euro di dividendi, la fine di una sponsorizzazione Carife altri 300mila, 250mila euro se ne andranno in maggiori premi assicurativi, 100mila euro costerà aprire, a settembre, l’asilo di via del Salice.
La principale voce di copertura (un milione e 600mila) è costituita dal risparmio dell’Imu sugli immobili comunali, seguita dall’anticipazione a quest’anno del milione e 100mila euro di costo del derivato che avrebbe altrimenti gravato sul prossimo. Sul personale si risparmieranno 850mila euro, sulla Tia per gli immobili comunali 400mila, dal recupero dell’evasione Imu ne arriveranno 360mila, 350mila da minori tasse e imposte, 300mila dal canone idrico, 250mila dall’applicazione per tutto il 2014 della tassa di soggiorno, 100mila da voci varie.
A questa parte – che in Comune chiamano ‘ordinaria’ – della manovra, si aggiunge la riduzione dell’addizionale Irpef per due milioni, già anticipata la settimana scorsa: l’aliquota sullo scaglione 0-15mila euro scenderà dallo 0,6 allo 0,45%, quella sullo scaglione 15-28mila dallo 0,7 allo 0,65%, quella sullo scaglione 55-75mila dallo 0,8 allo 0,75%, mentre resteranno immutate le aliquote sullo scaglione intermedio (28-55mila euro) e su quello più elevato, oltre i 75ila euro. Per forza di cose, ai contribuenti arriveranno briciole: i 50.485 lavoratori dipendenti che risiedono in questo Comune si vedranno scontare in media venti euro e settanta centesimi a testa, i 41.682 pensionati 19 euro e cinquanta. Appena un attimo meglio andrà ai 1.937 lavoratori autonomi, che terranno in tasca ben 27 euro e 60 centesimi in media, mentre le imprese costituite da persone fisiche ne beneficeranno appena per 18 euro e cinquanta.
“Su tredici milioni che ci arrivano dalle addizionali Irpef, due li ridiamo ai cittadini – ribadisce Marattin –. Se il Governo facesse gestire a noi tutta l’Irpef che incassa, la restituzione sarebbe di 60 miliardi di euro: sapremmo fare meglio di loro”. La copertura arriverà quasi per intero dal risparmio sul costo del debito (un milione e 800 mila euro), mentre appena 200mila euro verranno da modesti tagli agli assessorati: in termini assoluti il più colpito sarà quello al Turismo e Cultura (85mila euro), seguito dallo stesso sindaco (potrà spendere 60mila euro in meno), dall’assessorato alla Mobilità e Lavori pubblici (meno 50mila), dall’assessorato al Bilancio (anche in questo caso meno 50mila), dall’assessorato al Commercio e Attività produttive (meno 25mila), dall’assessorato allo Sport (meno 17mila).
Confermata anche la scelta di non applicare altre imposte (oltre all’Imu) a tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale, anche se a Roma ogni giorno cambiano le carte in tavola. “Da quanto abbiamo capito – continua l’assessore – il Tributo unico comunale che il relatore della Legge di Stabilità vuole introdurre con un emendamento sarebbe nefasto: si sono fissati di non far pagare nulla sulla prima casa, scaricando tutto su imprese e inquilini. Noi chiediamo di poter scegliere, siamo disposti a metterci la faccia: sulla prima casa vorremmo un’imposta, mentre non vogliamo aumentarla sulle imprese, sui negozi e sugli inquilini”. Di qui un appello: “chiediamo al Pdl ferrarese e alle associazioni di categoria di darci una mano”.
Quanto al bilancio dell’intero mandato, sindaco e assessore rivendicano ancora una volta il successo sui fronti dell’abbattimento del debito (dai 167 milioni del 2009 ai 118 del 2014, da 18 milioni l’anno di rimborso a 11 milioni e 300mila) e della spesa corrente (113 milioni nel 2009, 89 nel 2014). Cresciuti invece gli investimenti: erano 17 milioni nel 2009, saranno 22 il prossimo anno.
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