Cronaca
17 Ottobre 2013
Tiziana Davì: "Mai vi è stato intento di celare ai condomini i problemi manifestatesi improvvisamente durante la realizzazione dei lavori"

Amianto al Grattacielo, le risposte dell’amministrazione

di Daniele Oppo | 3 min

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grattacielo amiantoI recenti fatti riportati sulle cronache locali riguardanti la presenza di cemento-amianto al Grattacielo (scoperta durante i lavori per l’installazione del nuovo impianto di teleriscaldamento) hanno creato polemiche e allarmi fra gli inquilini, sia per la paura della contaminazione che per l’assenza del riscaldamento durante il periodo invernale.

L’amministratrice del condominio, Tiziana Davì, chiamata in causa da alcuni inquilini, ha diffuso una nota “al fine di fare chiarezza sulla vicenda amianto”.

“I numerosi articoli pubblicati nei giorni scorsi hanno ricostruito gli eventi sulla base di notizie e dichiarazioni non supportate da una conoscenza diretta di tutte le fasi della questione, nonché di tutta la relativa documentazione, conseguentemente il quadro che emerge dalla carta stampata non può considerarsi corrispondente alla realtà degli eventi -scrive la Davì-. Posso confermare che mai vi è stato, da parte della scrivente amministrazione, intento di celare ai condomini i problemi manifestatesi improvvisamente durante la realizzazione dei lavori per il teleriscaldamento, tant’è che proprio nel corso dell’adunanza del 28 agosto scorso la questione è stata trattata con l’assemblea dei condomini, a cui è stato inoltrato il corrispondente verbale”.

L’amministratrice risponde sulla mancata verbalizzazione di una lettera (email) in cui alcuni inquilini chiedevano conto dei lavori e in qualche modo denunciavano la presenza di amianto emersa dai lavori: “L’allegazione di una mail contenente una denuncia di presenza di amianto senza la produzione di alcun dato o documento di certa provenienza, avrebbe potuto certamente creare un inutile allarmismo -afferma la Davì, confermando in questo modo la versione dei fatti riferita da una delle inquiline, Silvia Ronconi-. Ovviamente -precisa l’amministratrice- vista la problematica segnalata, immediatamente si sono attivati tutti i meccanismi necessari affinché si potesse dar corso agli accertamenti del caso, effettuati dagli organi deputati”.

Sulle incertezze e le paure relative alla contaminazione da amianto scrive: “Ad oggi, in seguito ai predetti controlli, è ufficialmente documentato che le verifiche hanno confermato l’assenza di inquinamento da fibre di amianto all’interno dei locali del Grattacielo”, affermazione che trova riscontro anche in una delle lettere inviate al condominio dall’Ausl di Ferrara in cui si può leggere che, al seguito degli esami svolti dall’Arpa su “campionamenti di materiali, polveri sedimentate ed aria ambiente […] Tutti i campioni (esclusi quello del materiale della condotta) hanno confermato l’assenza di amianto”. Va però ricordato che i lavori dai quali sarebbero potute scaturire le polveri erano iniziati verso la metà del mese di luglio, mentre le analisi dell’Ausl sono state fatte su campioni e, soprattutto, sull’aria degli ambienti comuni del grattacielo che, come riportato anche nel documento dell’Ausl stessa sono stati raccolti  il 30 agosto su segnalazione pervenuta al servizio il giorno precedente.

“Quanto al prelievo dei sacchi del materiale di risulta delle lavorazioni -continua la Davì in riferimento alla rimozione dei frammenti di lastre in cemento amianto effettuato nella mattinata di ieri martedì 15 ottobre- è doveroso precisare che i residui di cemento amianto erano stati conservati ed imballati in conformità a quanto indicato dalle norme ed alloggiati nel vano della centrale termica, interdetto ai condomini, nell’attesa di essere prelevato da ditta specializzata, come da prassi”.

Per quanto riguarda la prosecuzione dei lavori per l’impianto di riscaldamento, l’amministratrice chiosa affermando che “i lavori per il teleriscalmento, come ho già dichiarato in altre occasioni, riprenderanno non appena l’ASL approverà il piano della ditta esecutrice dei lavori, come da prescrizione. Spero che alla luce dei chiarimenti succitati, il forte clamore sulla vicenda possa finalmente trovare la giusta configurazione”.

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