Eventi e cultura
3 Ottobre 2013
Parte il festival. In città i giornalisti di tutto il mondo

Ferrara per tre giorni è Internazionale

di Redazione | 4 min

CIMG3542di Federica Pezzoli

Dopo la presentazione capitolina, ora Internazionale si presenta a Ferrara. E lo fa annunciando la settima edizione del Festival, che combacia con i vent’anni del settimanale. “Una coincidenza che abbiamo cercato di sottolineare in diversi modi”, ha spiegato Chiara Nielsen, vicedirettore di Internazionale e direttore del Festival. Prima di tutto aumentando i giorni della manifestazione con l’anteprima di giovedì 3 al Cinema Boldini, che vedrà la presentazione di La jaula de oro di Diego Quemada-Díez (ore 18.30) e di La mia classe di Daniele Gaglianone (ore 21.30): “entrambi esempi di quel cinema d’autore spesso penalizzato dalla distribuzione e a cui noi invece vogliamo dare risalto”. Un altro strumento di “autocelebrazione”, ha scherzato Nielsen, saranno gli incontri “In redazione” o “How to”, durante i quali i redattori di Internazionale spiegheranno al pubblico come si forma la rivista, sia nella forma sia nei contenuti: ad esempio “Europa. Come tenersi informati senza parlare venti lingue” (il 4 ottobre alle 15 in Piazza Municipale) o “Informazione. Come raccontare l’attualità sulla carta nell’era di Internet” (il  5 ottobre alle 14 al Museo del Risorgimento). Infine “ quella che vorremmo fosse una celebrazione collettiva” con i dj set di sabato 5 dalle 23 in piazza Castello e piazza Municipale, la musica d’autore al Chiostro di San Paolo e le installazioni “Un mondo di luci”: le proiezioni del fotografo francese Clément Briend che nelle serate del 4 e del 5, a partire dalle 21, illumineranno le facciate del centro storico di Ferrara con pagine storiche del settimanale.

Tema portante di quest’anno saranno i diritti, declinato in più modi possibili: dai diritti delle donne, sempre più calpestati in ogni parte del mondo, ai diritti rivendicati attraverso la mobilitazione on-line, dal diritto di espressione a quello di essere informati, imprescindibile in un festival di giornalismo e di giornalisti, fino ad arrivare ai diritti civili. Il tutto senza dimenticare la crisi economica e le transizioni che stanno vivendo paesi come la Birmania, il Venezuela e la Siria.

Tanti gli appuntamenti dedicati alle violenze contro le donne e a quelle donne che contro queste violazioni si sono ribellate, a partire dal Premio giornalistico Anna Politkovskaja,  conferito quest’anno alla giornalista radiofonica congolese Chouchou Namegabe che “per prima e praticamente da sola”, ha sottolineato Chiara Nielsen, si è occupata dello stupro come arma di guerra nella Repubblica Democratica del Congo e per questo è stata più volte minacciata di morte. E poi “La guerra contro le donne”, moderato da Riccardo Iacona, con Urvashi Butalia, indiana, Mona Eltahawy, egiziana, Rebecca Solnit, statunitense, e la stessa Chouchou Namegabe, per offrire una visione di quella che è oramai un’emergenza globale (4 ottobre, ore 16 al Teatro Comunale). Mentre, tra gli incontri serali, un reading tutto al femminile: Serena Dandini, le attrici Lella Costa, Orsetta De Rossi, Giorgia Cardacie, Rita Pelusio, insieme a Daria Bignardi, Urvashi Butalia, Mona Eltahawy, Chouchou Namegabe, Maye Primera, Igiaba Scego, Rebecca Solnit, Junko Terao, interpretano e leggono brani del libro della stessa Dandini Ferite a Morte (5 ottobre, ore 21.30 nel Cortile del Castello).

Per quanto riguarda la mobilitazione on-line, oltre agli incontri sul deficit di rappresentanza in Italia (a cui parteciperà anche il presidente del Senato Piero Grasso) e in Europa, da segnalare “Se l’impegno fa clic. Vizi e virtù dell’attivismo on-line” con rappresentanti di Greenpeace International e Change.org (domenica 6 ottobre, ore 11, cinema Apollo). Mentre alle nuove sfide e alle nuove censure per l’informazione nell’era di Internet è dedicato “Il prossimo scoop. La libertà di stampa dopo Wikileaks e il Datagate”, con Stephen Engelberg, Natalie Nougayrède (prima donna a dirigere Le Monde, il più importante quotidiano francese)e Giovanni De Mauro, che chiuderà il Festival domenica 6 alle 16.30 al Teatro Comunale.

I diritti civili sono quelli rivendicati dal mondo glbt, affrontati in “Una famiglia per tutti i gusti. Matrimoni gay, omogenitorialità e maternità surrogata” (il 4 alle 14 al Teatro Comunale), ma sono anche quelli delle seconde generazioni, di cui si parlerà con “Italiani al traguardo. Tutti in corsa per il diritto di cittadinanza alle seconde generazioni”, una corsa cui parteciperanno i campioni italiani dei 100 metri ma aperta a tutti dato che non ci sarà nessuna competizione (il 6 alle 10.30 in Largo Castello).

Infine fra le novità di questa edizione 2013 di Internazionale a Ferrara: la traduzione di alcuni degli incontri nella lingua internazionale dei segni, la presenza nel Giardino delle Duchesse di un ospedale gonfiabile che Msf usa nei suoi interventi umanitari nel mondo e “Una gita a Cento”, ovvero l’organizzazione di alcuni incontri nelle giornate di venerdì 4 e sabato 5 in vari luoghi del comune di Cento.

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