Eventi e cultura
2 Ottobre 2013
Università e Comune uniti per rendere Ferrara una città universitaria, anche con il convegno del 3 ottobre

Nasce Unitown, rete europea delle città universitarie

di Redazione | 3 min

unitowndi Elisa Fornasini

Identità, città, università. Sono questi i macrotemi trattati durante la conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Unitown’, la rete europea delle città universitarie. “In questi anni è mancata una riflessione sull’identità del sistema città-università nonostante siano attori di un sistema condiviso – introduce Alessandro Somma, delegato del rettore all’Internalizzazione. – Per questo l’Università e il Comune di Ferrara hanno promosso la costituzione di una rete europea di città universitarie, nel cui ambito discutere e promuovere buone pratiche nel rapporto tra comunità cittadina e università ma anche e soprattutto azioni comuni”.

A detta di Somma, quindi, è necessario riflettere sull’identità di città universitaria con una ricaduta anche istituzionale. Così nasce ‘Unitown’, la rete che si occuperà di tutto questo nell’ambito di un esteso network di relazioni internazionali. Il progetto si propone anche di potenziare la circolazione di studenti e docenti stranieri, la didattica in lingua e i servizi agli studenti in mobilità. E quale occasione migliore per presentare un progetto di così larghe vedute se non in clima del festival Internazionale.

I primi partner della rete, rappresentanti di città e università estoni, finlandesi, polacche, portoghesi, slovene, spagnole e tedesche, daranno vita a un convegno che si terrà il 3 ottobre, dalle 11 alle 17, presso la Sala consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza in corso Ercole I d’Este. Entrando più nello specifico, presenzieranno sindaci e rettori provenienti da Braga (Portogallo), Capodistria (Slovenia), Cracovia (Polonia), Gieβen (Germania), Salonicco (Grecia), Katowice (Polonia), Regensburg (Germania), Tartu(Estonia) e Turku (Finlandia). Tra gli ospiti più attesi il rettore Gianmaria Ajani e l’assessore alla città universitaria Maria Grazia Pellerino come rappresentanza torinese e lo statunitense Roger Kemp, autorità internazionale nel settore dei rapporti tra città e università.

“Questo convegno è solo il primo passo – ricorda Somma – e vorremmo mettere a frutto questa rete quanto prima, discutendo di azioni comuni da intraprendere nel corso di incontri operativi che faranno immediatamente seguito alla presentazione di Unitown”. Le proposte future ruotano intorno a temi ancora non ben precisi, come lavorare nella rete per stilare la lista delle buone pratiche e mettere in mostra i gioielli della città riutilizzando e valorizzando i progetti di città università che già sussistono.

A confermare le parole di Somma, il vicesindaco Massimo Maisto che vuole mettere in evidenza due passaggi fondamentali. Innanzitutto ricorda che questo è il primo passo: “Oggi inizia il percorso per rafforzare la nostra propensione di collaborare con la rete europea e non solo. L’università è la più grande ricchezza della nostra città non solo in termini economici, con i suoi 18mila iscritti, ma soprattutto culturali, per questo Ferrara confermare la sua identità di città universitaria”. Il secondo punto su cui l’assessore alla Cultura vuole rincarare la dose riguarda la costruzione di un metodo. “A breve verrà presentata la rete che ci permetterà di interloquire con il resto del mondo in maniera più forte. Le delegazioni che sono già entrate nella rete sono ad altissimo livello e sono realtà molto simili a Ferrara. Questo spiega perché nel progetto manchino le capitali, dobbiamo confrontarci con realtà simili alla nostra”.

L’idea di partenza c’è ma al primo passo ne deve seguire sempre il secondo se si vuole costruire un percorso. Dopo i recenti flop alla ferrarese non rimane che vedere i prossimi sviluppi di questa sinergia tra Comune e Università e il proseguimento del progetto di rete europea.

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