Ha perseguitato per un anno la sua analista che lo aveva “abbandonato” per entrare in maternità. Pedinamenti continui e appostamenti di fronte a casa e davanti al parco dove portava i suoi figli a giocare. Finché lei, psichiatria ferrarese, ha deciso di denunciarlo per stalking.
È finito così a processo M.G., 39enne di Ferrara, per aver perseguitato – secondo l’accusa – la sua ex psichiatra che lo aveva in cura nel 2010. A quel tempo il paziente era molto soddisfatto della terapia che seguiva. Poi però la maternità della professionista, con il conseguente affidamento a un altro medico, lo avrebbe mandato in crisi. Al punto da indurlo a compiere, a partire dal marzo 2011, i presunti atteggiamenti persecutori. Che, dopo un ammonimento del questore, sono culminati nella querela della donna, che accusava un forte stress emotivo.
L’udienza di ieri, davanti al giudice Luca Marini e alla pm Stefania Borro, è stata rinviata per consentire al nuovo difensore, l’avvocato Dario Bolognesi, di esaminare le carte processuali. La psichiatra si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Michele Ciaccia.
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