Cronaca
13 Settembre 2013
La Finanza denuncia13 persone nel settore dei servizi alle imprese

Coop facchini e pulizie, frode fiscale da 8 milioni

di Redazione | 2 min

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adminLa guardia di finanza ha eseguito due decreti di sequestro preventivo emessi dal gip del tribunale di Ferrara, nei confronti di 13 soggetti sospettati di comporre un sodalizio criminale ritenuto responsabile di una frode fiscale milionaria. Il sequestro, eseguito con la modalità cosiddetta “per equivalente”, ha interessato beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie riconducibili agli stessi indagati per un valore di 8 milioni di euro.

Le attività di polizia giudiziaria eseguite dal nucleo di polizia tributaria di Ferrara e dirette dalla procura hanno riguardato l’attività di numerose società cooperative aderenti a due distinti consorzi.

Secondo gli inquirenti le condotte illecite sono state realizzate attraverso questa società, attive nei settori del facchinaggio, della logistica e delle pulizie industriali. Il raggiro utilizzava le cooperative per-  traslare su di esse il debito Iva attraverso l’utilizzazione di fatture per operazioni  soggettivamente inesistenti. Non venivano così versati né l’imposta a debito, né i contributi per i dipendenti delle cooperative. E la conseguente responsabilità amministrativa e penale veniva scaricata sui “prestanome”.

La gestione commerciale dei rapporti tra le cooperative e i singoli committenti era infatti completamente demandata ai consorzi, i quali stipulavano direttamente i contratti in qualità di appaltatore, per poi affidare solo formalmente, ad una o più società loro consorziate (risultate essere mere “cartiere”), l’esecuzione dei servizi rappresentati per lo più dalle attività predette (facchinaggio, handling, pulizie, ecc.).

Tra le strategie attuate allo scopo di eludere i sospetti c’era quello di dichiarare le sedi legali delle cooperative a indirizzi che rappresentavano semplicemente un formale recapito. Sedi che tra l’altro venivano più volte trasferite in varie località sull’intero territorio nazionale.

Allo stato delle indagini e dei connessi controlli fiscali conclusi nel corso del 2013 sono state scoperte ben 22 distinte persone giuridiche che risultano essere state utilizzate dalla presunta associazione criminale al solo scopo di frodare il fisco per un danno di 8 milioni.

Gli amministratori di fatto delle cooperative sono stati denunciati per truffa aggravata ai danni dell’Inps, per aver utilizzato indebitamente il regime di favore previsto per le assunzioni di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

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