Politica
2 Settembre 2013
Zappaterra: “Lo sviluppo turistico di Comacchio dipende da Comacchio”

Investimenti per 180 milioni per la costa

di Redazione | 3 min

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Dalla gestione delle vertenze Berco e Basell alla forte di necessità di creare un’industria turistica che consenta uno sviluppo unitario a tutto il territorio provinciale. Sono questi alcuni degli argomenti affrontati dall’assessore regionale Patrizio Bianchi e dalla presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra ieri sera durante l’incontro ‘Dalla gestione delle crisi al rilancio dell’economia locale’ svoltosi  nell’area dibattiti della festa pd di Pontelagoscuro.

Sono parole di apprezzamento quelle dei due ospiti nei confronti della lotta sinergica sulle vertenze Berco e Basell che hanno visto i lavoratori e le istituzioni fare fronte comune per cercare di salvare quanti più posti di lavoro. “Abbiamo scampato un ulteriore impoverimento del territorio- commenta Zappaterra- che avrebbe inciso anche su tutta la regione dato che Berco e Basell sono due tra le più grandi industrie regionali. Forse abbiamo vinto una battaglia ma la guerra prosegue e, infatti, ora ci stiamo occupando del dopo. Stiamo seguendo da vicino gli esodi volontari e soprattutto vogliamo vedere dall’azienda una prospettiva concreta di rilancio per evitare che fra un paio d’anni ci si ritrovi punto e a capo”. Patrizio Bianchi addirittura vede nella lotta e nell’accordo su Berco e Basell un bene per tutta la Nazione. “Non era assolutamente scontata l’intesa – afferma Bianchi -. È stata una battaglia utile a tutto il Paese per fare capire alle multinazionali straniere che non è poi così tanto facile e scontato chiudere fabbriche in Italia”.

Molto è stato fatto, ma tanto è ancora da fare per quanto riguarda il settore turistico provinciale. “Stiamo cercando di dare uno sviluppo unitario a tutto il territorio – interviene sul tema la Zappaterra -. Abbiamo l’alto ferrarese che nonostante il terremoto si sta già risollevando con la forza dell’imprenditoria locale. Il medio ferrarese e la città di Ferrara ha già consolidato la forte vocazione di città d’arte e di cultura organizzando anche eventi tali che fanno invidia alle altre città della Regione. L’unica zona che, pur avendo infinite potenzialità turistiche, ancora non ha trovato modo di sfruttarle rimane la costa. Vorrei incontrare al più presto il sindaco di Comacchio – qui la frecciata al sindaco grillino Fabbri – per capire se le sue ragioni per promuovere il referendum per passare con Ravenna sono valide o è solo propaganda per evitare di prendere decisioni necessarie sul Piano di sviluppo del Parco. I problemi dei Lidi sono lampanti e il complesso di inferiorità con la Romagna è in parte giustificato. Nei nostri lidi si sono sempre e solo costruite case e pochissime strutture ricettive che possano ospitare turisti che vengono da lontano per brevi periodi. Al momento non abbiamo un hotel che possa ospitare cento persone contemporaneamente. A breve-conclude Marcella Zappaterra- il Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe approvare il nostro programma di sviluppo del turismo sulla costa che prevede, a fronte di investimenti privati per 183 milioni di euro, 40 milioni a fondo perduto da parte del governo. E’ ovvio che si tratta di cifre che possono cambiare il volto dei nostri lidi. Ora tocca al comune di Comacchio darsi un piano efficiente di sviluppo, Regione e Provincia gli hanno fornito i mezzi per farlo”.

Molto delicato anche il tema delle infrastrutture mancanti sul territorio per portare nuovi flussi turistici a Ferrara e sulla costa. “Siamo in pressing sul Governo- commenta in conclusione la presidente della Provincia di Ferrara- affinché a sua volta convinca Trenitalia a far fermare in città molti più Frecciarossa di quanti ne fermino ora e a creare finalmente una linea ferroviaria che colleghi la città con i lidi e Comacchio. Possiamo avere i posti più belli al mondo ma se non abbiamo le infrastrutture adeguate i turisti non si fermano”.

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