Lettere al Direttore
18 Agosto 2013

Crisi e turismo, perchè nessuno protesta?

di Redazione | 2 min

Caro Direttore,

mentre non si è ancora sopita la giusta polemica per l’improvviso divieto di balneazione che ha colpito come un fulmine a ciel sereno i Lidi di Comacchio, tutto continua a tacere in città a Ferrara, nella quale, da sempre, si fanno coincidere le ferie dei dipendenti comunali e di tutti gli altri uffici pubblici, con quello che dovrebbe essere (ma non è mai stato) il periodo di maggior afflusso turistico: il mese di Agosto.

Il Buskers Festival di fine mese, con la riduzione delle generose sovvenzioni comunali, che solo due anni fa ammontavano a 120.000 euro (?), oggi ridotte alla metà, rappresentano la foglia di fico elettorale di una estate senza veri richiami turistici. A Padova,tanto per fare un esempio, al Palazzo della Ragione, la Mostra “Venetkens” sulle antiche popolazioni che abitavano quelle regioni prima dei Romani apre il 6 aprile e chiude il 17 di Novembre.

Per troppo tempo i grandi numeri (?) alle mostre di Palazzo Diamanti sono stati fatti con intere classi di studenti di tutta la Provincia che le visitavano. Sempre per fare una comparazione con la Mostra di Padova sopraindicata, riporto che il costo del biglietto di ingresso per gruppi scolastici lì è di soli 2 euro, mentre per Zurbaràn, che inizia il 14 settembre, quando finiscono le ferie-vacanze per quasi tutti ma iniziano le scuole, è di 4 euro: esattamente il doppio.

Cosa sto cercando di dimostrare? Che a Ferrara le iniziative proposte dagli Arci-esperti e patrocinate dal Comune, e finanziate da giugno anche con risorse prelevate dai bilanci delle aziende ricettive attraverso la famigerata Tassa di Soggiorno, sono funzionali principalmente a far quadrare bilanci aziendali di qualche privato, che quasi nulla ha a che fare con la Promo-Commercializzazione dell’Industria Turistica della Città. Con le drammatiche conseguenze in termini di presenze in calo dal 2008, che tutti possono constatare.

Ormai siamo alla frutta per molte aziende ricettive che presto saranno costrette a chiudere, senza però che nessuno protesti. Chissà perchè ?

Arch. Lanfranco Viola

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