La lunga trattativa che vede contrapposte le intenzioni della dirigenza di Berco, rappresentata dall’amministratore delegato Lucia Morselli, di procedere con oltre 600 licenziamenti di cui 430 solo a Copparo in provincia di Ferrara, e i diritti dei lavoratori è ad un punto chiave.
A Roma in questi giorni si decide della sorte di centinaia di famiglie, le sorti di un pezzo del nostro migliore sistema industriale finito in mano alla multinazionale ThyssenKrupp che in Germania, dove vigono altre regole di relazione sindacale, mai si sognerebbe di rifiutare i piani di ammortizzatori sociali proposti sia dai sindacati che dalle nostre Istituzioni.
Chi, nel mondo delle imprese, pensa di sottrarsi dalla responsabilità sociale che gli compete, chi usa l’economia di un territorio solo fin tanto che questa gli consente di ottenere i rendimenti finanziari richiesti dagli investitori, per poi lasciarla impoverita spostando altrove le produzioni, non deve più trovare accoglienza nel paese. L’amministrazione delle imprese è di fatto compartecipata dalla professionalità e dalla responsabilità dei lavoratori, lo deve diventare anche di diritto. Lavoratori che devono contare nelle scelte decisivi, come in questo caso, almeno quanto gli investitori.
In questo momento ognuno deve fare la propria parte, prepensionamenti e incentivi all’esodo devono essere assunti come impegno anche dal bilancio Thyssen, contribuendo con le necessarie risorse affinché ai lavoratori sia assicurata quella indispensabile sicurezza economica dopo una vita di sacrifici in fabbrica.
Vittorio Ferraresi, deputato Movimento 5 Stelle