Ostellato. Si trovava a pescare in un tratto del canale circondariale di Ostellato, nei pressi dell’essicatoio, quando attorno alle 17-17.30 dev’essere scivolato per poi annegare nelle acque profonde del corso d’acqua. Il corpo ormai senza vita di Luca Chiarioni, un 33enne del posto, è stato ritrovato dopo poco più di un’ora di ricerche da parte dei sommozzatori dei vigli del fuoco, coadiuvati dall’alto da un elicottero e da terra dai carabinieri e dalla polizia municipale di Ostellato.
Una morte sulle cui cause dovranno fare luce i carabinieri, ma che sembra essere stata provocata da una tragica fatalità. Il giovane stava pescando in compagnia di un amico, scegliendo una postazione più distante in modo da non trovarsi gomito a gomito, in un tratto del canale noto ai pescatori per essere caratterizzato da correnti insidiose. Pare che i due disponessero di una piccola imbarcazione radiocomandata, che utilizzavano per pasturare l’area interessata dalla battuta di pesca. L’ipotesi è che Luca Chiarioni possa essere scivolato in acqua nel tentativo di recuperare il natante.
Quando l’amico si è accorto della sua assenza ha lanciato immediatamente l’allarme e sono scattate le ricerche. Ci è voluto un po’ di tempo per individuare il corpo di Luca, non troppo distante dalla zona, grazie anche all’elicottero giunto sul posto assieme ai sommozzatori. Della tragica sorte di Luca è stata avvertita nel pomeriggio la famiglia, dalla quale si è recato nel pomeriggio anche il sindaco Andrea Marchi con un assessore a dare la triste notizia. Luca Chiarioni, che lavorava in zona come operaio, lascia una compagna con la quale conviveva nella frazione di Libolla, oltre alla famiglia di origine composta da madre, padre e un fratello.