Cronaca
13 Giugno 2013
Equipe internazionale per gli interventi di bonifica dei tetti e la copertura con pannelli fotovoltaici

Nel Polo Tecnologico l’amianto fa spazio al fotovoltaico

di Redazione | 3 min

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polo1di Elisa Fornasini

Un intervento  internazionale per una proposta innovativa. E’ da questa idea che sono partiti gli interventi di risanamento ambientale che prevedono la bonifica dei tetti in cemento-amianto e la copertura con pannelli fotovoltaici di alcuni magazzini del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara e del parcheggio Donegani.

L’intervento è internazionale perché la squadra che ha realizzato il progetto è tutta europea: finanziamento da Unicredit, progettazione degli impianti di Montana Spa e Montana Energia di Milano, sponsor investitore austriaco  Kpv – Solar Austria, ditta tedesca per la fornitura di pannelli fotovoltaici (Pv) e ditta spagnola per la progettazione elettrica e per il monitoraggio (Encome).

La proposta è innovativa perché ha come obiettivo di rendere il Polo Tecnologico ancora più sostenibile e ‘green’. Gli interventi sono quattro: impianto fotovoltaico sui tetti dei magazzini di Yara (già completato), secondo intervento sempre con i pannelli solari in un altro magazzino di Yara, rimozione di cemento amianto con installazione di tetto fotovoltaico dei magazzini Basell e realizzazione della copertura del parcheggio Donegani (i cui lavori partiranno il 20 giugno). La fine degli interventi è prevista entro l’anno.

“Quest’avventura degli impianti fotovoltaici nasce tre anni e mezzo fa – racconta Rossella Zadro, assessore comunale all’Ambiente – quando c’erano pochissimi impianti e si producevano 40 kw. Ora siamo qui per celebrare questo percorso, perché avere un Polo industriale così green è una cosa più unica che rara”.

“In effetti non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose”. A citare Einstein è Paolo Schiavina di Ad Ifm che ricorda che per la conferenza di presentazione è stato scelto proprio il Centro di Formazione Ifm perché rappresenta il cuore del petrolchimico grazie alla posizione strategica della stazione di pompaggio. “Stiamo lanciando un segnale forte – continua Schiavina – il petrolchimico c’è ed è vivo, e lo dimostra il fatto di aver trovato degli investitori per questo progetto”.

L’investimento si aggira attorno ai 12 milioni di euro. Per 4 impianti, 4mila kw/ora, 5 milioni kw all’anno, 40 km di cavi, 20mila pannelli solari, 400 tonnellate di cemento amianto smaltito, 2968 tonnellate di Co2 non emessa in atmosfera. A ‘dare i numeri’ è  Dario Trombetta di Montana Energia che si dimostra molto attento ai dati essendo amministratore della società che gestisce questa storia professionale. “E’ un progetto complesso – asserisce Trombetta – vista anche l’area dove andremo a intervenire e i molti soggetti coinvolti”.

A confermare questa proficua collaborazione anche Marco Martorana di Unicredit Leasing. “Siamo contenti di aver potuto supportare un’iniziativa lodevole sia dal punto di vista tecnologico che ambientale perché viene ottimizzato l’uso di superfici altrimenti non sfruttate. E’ una sfida vincente con un alto valore aggiunto”. “Fondamentale anche la ditta Encom che si occuperà della manutenzione degli impianti fotovoltaici” commenta Salvador Andreu, direttore generale di Encom.

Il fatto che il valore dell’investimento non si esaurisca con la realizzazione dell’opera ma porti con sé ulteriore valore aggiunto è ribadito anche dal sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, a cui spetta l’intervento finale. “La qualificazione ambientale del Polo Chimico non esiste in molti altri siti industriali analoghi in Italia – afferma il primo cittadino – per questo il futuro del petrolchimico è legato alla competitività e attrattività sia sotto il profilo industriale che ambientale”.

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