L’ormai chiusa sede ferrarrese di Ermitage
La ‘nuova’ Fondazione Ermitage Italia è stata presentata a Venezia, sua novella sede di elezione. In laguna, alle Procuratie, è stata presentata la filiale italiana del grande museo di San Pietroburgo.
Dopo cinque anni di attività non troppo visibile, o comunque ben al di sotto delle aspettative che i ferraresi sognavano quando ospitarono la moglie di Putin e di Napolitano per l’inaugurazione, Ermitage si trasferisce nella città di San Marco.
Sarà Venezia ora a supportare economicamente i circa 300mila euro annui necessari per mantenere i borsisti e i convegni del centro di studi e ricerche sul grande patrimonio storico-artistico italiano all’Ermitage.
Nei cinque anni a Ferrara si sono contate circa 90 borse di studio assegnate a ricercatori russi, italiani ed europei, oltre alla catalogazione delle opere italiane presenti all’Ermitage, con quattro cataloghi e tre libri di approfondimento, la realizzazione di cinque convegni internazionali e di un centinaio tra conferenze e incontri, e solo una grande mostra, quella del Garofalo tra aprile e luglio del 2008, tenuta in castello.
Un po’ troppo poco rispetto alle mirabolanti promesse dei giorni di inaugurazione, con l’allora presidente del gruppo parlamentare dell’Ulivo Dario Franceschini (presente anche ieri in qualità di ministro ai rapporti con il parlamento), che assicurava “il sostegno delle istituzioni del Paese alla straordinaria iniziativa” e il vicepremier e ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, che strizzava l’occhio a un “giusto riconoscimento ad una città che ha molto accresciuto la sua capacità di valorizzare il suo patrimonio storico artistico”.
Ora sarà Venezia a prendere in mano quel testimone troppo scomodo per una città di provincia che ha voluto fare il passo più lungo della gamba. “Venezia – ha sottolineato il sottosegretario all’Economia e Finanze, Paolo Baretta all’Agi – è una miniera culturale preziosa, a cui oggi si aggiunge una nuova perla, che il governo vuole continuare a sostenere: stiamo infatti lavorando a un Fondo, da realizzare insieme al ministro della Cultura, a sostegno di iniziative culturali particolarmente rilevanti indicate dal Parlamento, tra cui sicuramente rientra anche Ermitage Italia”.
Presente all’incontro anche il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e lo stesso Franceschini che, come disse Rutelli allora, ha assicurato l’impegno del governo nel sostenere questa iniziativa. E pensare che a Ferrara si è detto che la città emiliana doveva rinunciare proprio perché venuto meno l’appoggio dell’esecutivo nazionale.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com