Attualità
5 Maggio 2013

Non sono di colore. Sono bianca

di Redazione | 2 min

Finalmente la signora Cecile Kyenge ha chiarito a tutti che è NERA e non di un colore qualunque. E che io, “di colore bianco”, non sono lo standard, la mia pelle non ha il colore “giusto”, non sono rappresentativa della normalità a cui fare riferimento per definire tutti i non-bianchi come “persone di (un altro) colore”.

Trovo che certe parole o atteggiamenti, nel tentativo di essere politicamente corretti, sottolineino in modo fastidioso differenze assolutamente evidenti, che, se chiamate con il loro nome, assumono invece un’importanza spesso irrilevante.

Conosco PERSONE bianche e nere intolleranti verso l’omosessualità, PERSONE bianche e nere assolutamente razziste nei confronti di chi proviene dall’Est Europa o dall’Africa, così come  ho incontrato bianchi, neri e di varie sfumature, che, per fortuna, sono curiosi ed interessati a  conoscere altre culture e modi di vita diversi dai loro. Anni fa, Michele Serra scrisse: “Il razzismo finirà quando potremo dire che ci sono neri stronzi come i bianchi”.

Personalmente esprimerò un commento positivo o negativo nei confronti del LAVORO della signora Kyenge fra un anno (forse), quando sarà possibile valutare il suo operato, che non ha niente a che vedere con l’essere donna e nera. E questo vale per tutti gli altri ministri, segretari, sottosegretari e politici vari.

Come al solito mi permetto di consigliare alcuni libri:

“Prendi quello che vuoi ma lasciami la mia pelle nera”  di Gaye Cheikh Tidiane, e il divertentissimo

“Imbarazzismi –Quotidiani imbarazzi in bianco e nero” di  Kossi Komla-Ebri.

Ho avuto il piacere di conoscere ed ascoltare i due autori ad una bellissima serata organizzata dall’Associazione degli studenti del Continente Africano a Ferrara (ASCAF).

Vi lascio con le parole di Kossi Komla-Ebri che presenta il suo libro:  “ Il volume tratta il tema dell’“imbarazzo della differenza”. Diversità – in particolare quella del colore della pelle – che in una società non avvezza ad essa, porta spesso migranti e nativi ad affrontarsi nella vita di tutti i giorni, in situazioni al confine fra l’imbarazzo e il razzismo. Appunto “d’imbarazzismi”. Ho scelto di raccontarle con una certa disincantata ironia, per fare sorridere, più che ridere, aiutando una meditazione sulle nostre relazioni di nativi/migranti piene d’atteggiamenti inconsapevoli rivelatori della spessa corteccia di fraintendimenti e di preconcetti che li avvolge”.

Per chi è interessato:

Kossi Komla-Ebri:  http://www.kossi-komlaebri.net/

Gaye Cheikh Tidiane:  http://www.cheikhtidianegaye.com/

Associazione ASCAF:  http://ascafitalia.com/

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