Cento
30 Aprile 2013
Luigi "Cortez" Corteggi lavora dagli anni '60 con Bonelli, Corno e tutti i principali editori italiani di comics

A Cento il più famoso art director del fumetto italiano

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (27)Cento. Mercoledì 1 maggio alle ore 11 i locali della Partecipanza Agraria di Cento (corso Guercino 49/1), dove è esposta la mostra del fumetto italiano “Comics che passione”, ospitano un incontro con Luigi Corteggi, vero mostro sacro dell’immagine disegnata, sulle cui spalle nell’arco ormai di cinquant’anni si è poggiato il meglio dell’editoria fumettistica italiana.

Corteggi, in arte “Cortez” esordisce nel campo dei fumetti all’inizio degli anni ’60. Da subito manifesta una naturale predisposizione verso la sperimentazione dei vari aspetti dell’attività grafica che si estrinseca in diverse direzioni. Dopo i primi contatti con l’Editrice Universo, per la quale nel 1961 disegna il fumetto umoristico Banana e Penny, nel 1965 viene assunto dall’Editoriale Corno, dove curerà la grafica di tutte le pubblicazioni creando marchi e testate.

Disegna dapprima alcune storie di Maschera nera per poi iniziare l’avventura di Kriminal e Satanik, due mitici personaggi del genere “nero” all’italiana creati da Magnus e Bunker, che lo proietteranno definitivamente nell’olimpo dei grandi illustratori. Dopo averne inventato i logo e disegnato alcuni episodi, realizzerà centinaia di copertine di queste due serie. Collabora in seguito come disegnatore e inchiostratore anche ad altri personaggi come Gesebel e Alan Ford, del quale realizzerà anche le prime dodici copertine. Si occupa dell’impaginazione di tutte le testate della Corno (Eureka, Andy Capp ecc…) trovando il tempo di dedicarsi inoltre alla realizzazione del personaggio di Thomas. In seguito, all’arrivo dei supereroi della Marvel dall’America ne curerà tutte le testate italiane.

Nel 1975 lascia la Corno ed entra alla Bonelli Editore come Direttore Artistico con il compito di controllare tutto. Cura inoltre la nascita della Collana America e di Un uomo un’avventura e disegna alcune decine di copertine per Il piccolo ranger. Nel 1976 ha anche collaborazioni con Il Giornalino creando magnifiche illustrazioni di carattere spaziale e pubblica Meteor con la Mercury mettendo a frutto la propria passione per l’astronomia.

Nel 1980 disegna L’astronave perduta uno degli ultimi albi della Collana Rodeo unico racconto di fantascienza della serie. Nel 1981 crea il Benigni a fumetti. Sua l’ideazione dei logo di tutte le pubblicazioni della Bonelli (Zagor, Il Comandante Mark, Nathan Never, Nick Raider, Mister No, Dylan Dog, Martin Mystere, Ken Parker ecc… ) a cui dona un’eleganza grafica mai raggiunta prima nel fumetto. Dopo aver fatto esperienze nel campo informatico e realizzato disegni e ambientazioni per moltissimi videogiochi, continua a coltivare la passione per la pittura e l’illustrazione esponendo i suoi lavori storici.

 

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