Si è svolta stamani al cinema Apollo, alla presenza delle autorità, la cerimonia di consegna della Costituzione agli studenti neomaggiorenni organizzata dal comitato promotore della Costituzione di Ferrara.
L’avvocato Paolo Siconolfi, presidente del comitato, ha dato l’avvio alla cerimonia, spiegando agli studenti che la Carta “da laico può essere definita come la bibbia della comunità”: “La completezza della Costituzione tocca molti aspetti della vita quotidiana, basti pensare al lavoro, citato fin dall’articolo uno”. Siconolfi ha poi annunciato di aspettarsi un intervento del capo dello Stato ‘per sbrogliare l’impasse creatosi dopo le ultime elezioni’ e ha poi sferrato un attacco ai partiti: “Va superata la lontananza della classe politica dalla cittadinanza e la tendenza dei partiti di impossessarsi di ogni cosa, come delle idrovore di denaro pubblico. All’interno dei partiti – continua Siconolfi – serve chiarezza, e se essi sapranno rispondere al bisogno dei cittadini di una classe dirigente preparata allora potremo sperare in un nuovo periodo di ripresa morale”.
Antimo Ponticiello, dirigente scolastico provinciale, ha invece messo l’accento su una Costituzione “che parte dallo Stato e non fa distinzioni tra le persone”, seguito poi da Silvia Bighi, presidente della consulta provinciale degli studenti che si è detta “affascinata dai principi a cui i padri costituenti si sono ispirati”, ricordando come durante la stesura della Carta nessuno abbia cercato di perseguire un interesse particolare.
Insieme a una copia della Costituzione è stata consegnata agli studenti anche la Carta dei valori, tema su cui ha insistito il prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo, che ha ricordato come nella carta sia sancito il fatto che tutto ciò che costituisce il patrimonio del’Italia sia a disposizione di tutti gli uomini.
Il sindaco di Ferrara Tagliani conclude poi la cerimonia parlando a braccio: “E’ difficile parlare di democrazia quando una delle ultime monarchie assolutiste riesce a mettere d’accordo tutti mentre il parlamento italiano non riesce a farlo. Non è vero – rimarca Tagliani – che la democrazia è il metodo migliore di governo, non ci piace che i parlamentari escano dalle Camere ed entrino in galera. La democrazia – continua il sindaco estense – non c’è più perché non si vede partecipazione. A Ferrara si dice che o si studia o si va a zappare: bisogna andare a zappare per togliere tutta la terra che copre la democrazia e che ci abbiamo buttato sopra”.
A margine della consegna della Costituzione agli studenti sono stati premiati anche due degli elaborati sulla Carta preparati dagli studenti delle scuole medie di Ferrara, Comacchio e Sant’Agostino: i vincitori sono Francesco Cesari, delle medie Bonati di Ferrara, e Ana-Maria Radoi della terza a delle scuole medie di Sant’Agostino.
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