Ammontano a 17,6 milioni di euro le richieste presentate dai creditori dopo la mancata iscrizione della Spal Srl di Joe Tacopina al campionato di Serie C. Il dato viene riportato dal progetto di stato passivo dei creditori e dei rivendicanti che - lunedì scorso, 1 dicembre - è stato depositato in tribunale a Ferrara dal commercialista Aristide Pincelli
La commissione Territorio e Ambiente della Regione Emilia-Romagna, presieduta da Paolo Burani, ha dato parere favorevole al programma di finanziamento degli interventi di dragaggio nei canali e nei fiumi della provincia di Ferrara per il triennio 2025-2027
Il Castello Estense rimarrà aperto al pubblico fino a giugno 2026 mentre entro dicembre dovrebbe arrivare il verdetto della commissione giudicatrice che esaminerà le proposte per i lavori di restauro arrivate da numerose aziende
I consiglieri comunali della Lista Civica Anselmo, Leonardo Fiorentini, Arianna Poli e Fabio Anselmo, hanno depositato in Consiglio comunale l’ordine del giorno “Ferrara per la pace in Sudan. Solidarietà alla popolazione civile, sostegno al cessate il fuoco e alla protezione umanitaria”
Tper ha presentando il bilancio integrato 2024 parlando non solo di numeri ma anche di obiettivi
Ora che Marino Pinelli è stato condannato, il Sant’Anna è pronto a chiedergli i danni e a rivedere il contratto di consulenza che ha in piedi dal 2004 con il manager modenese in pensione. Dopo la pena di un anno comminata in rito abbreviato Gabriele Rinaldi si dice pronto a difendere l’azienda ospedaliera-universitaria, “parte offesa” nell’inchiesta, come sottolinea lo stesso direttore generale.
Ma non sarà solo la posizione del direttore amministrativo del progetto a finire nel mirino dell’azienda. “Ci costituiremo parte civile. Dobbiamo garantire e tutelare l’azienda, come immagine e come danno economico”, ribadisce il dg interrogato da Estense.com. Dopo il verdetto dell’udienza preliminare della settimana scorsa (vai all’articolo), con 11 rinvii a giudizio e una condanna in primo grado per Pinelli, Rinaldi è netto: “come tutti sanno bene questa è una procedura di tipo legale quindi sia la parte penale, ma anche solo quella civile, in presenza di danni, bastano per costituirsi parte lesa. Faremo tutto quello che c’è da fare perché chi ha danneggiato l’azienda, una volta giudicato, risponda dei danni. Noi eravamo presenti alle udienze come parte offesa, e da questo ruolo non ci spostiamo e non deroghiamo. Quindi in funzione delle procedure di tipo penale e civile l’azienda si costituirà, perché non ha intenzione di rimetterci né un euro, né la faccia”.
Nel frattempo il direttore generale non esita a rispondere sul futuro rapporto tra Sant’Anna e Pinelli, che fino ad oggi riceveva un emolumento vicino alla retribuzione dei vertici aziendali, e lascia intendere che la sua posizione è al vaglio dell’azienda ospedaliera proprio in questi giorni, carte del processo alla mano. “Il ruolo di Pinelli era sempre quello, ora alla luce di questa condanna dovremo ripensarlo”. Si sta valutando di rimuoverlo dall’incarico? Rinaldi sembra sul punto di rispondere affermativamente ma, di fronte a una condanna in primo grado, conserva ancora un atteggiamento garantista. “Stiamo valutando. Quando abbiamo avuto notizia della sentenza, ci siamo visti coi nostri legali per capire qual è la strada migliore da prendere”.
Ma nemmeno il diretto interessato starà con le mani in mano. L’avvocato Lorenzo Muracchini – che ha già annunciato il ricorso in appello contro la decisione del gup di Ferrara – fa sapere che il suo assistito “si sente molto amareggiato dalle parole del direttore generale, vuoi perché la sentenza non è definitiva, vuoi perché non sono ancora depositate le motivazioni della sentenza. Al momento c’è un contratto in corso tra azienda ospedaliero-universitaria e Pinelli, il quale nel caso valuterà – se sarà necessario – come tutelare la propria immagine e onorabilità. Anche perché nel successivo grado di giudizio conta di dimostrare la sua estraneità anche all’ultimo capo di imputazione rimasto in piedi nei suoi confronti”.
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