Non voglio tediare più di tanto sulla “questione sicurezza”, anche perché rischio di cadere in uno spiacevole uso personalistico di questo spazio.
Volevo solo porre una, ulteriore, questione all’assessore Sapigni, che non più tardi di una settimana fa si sbracciava dalla sala polivalente del Grattacielo parlando di “leggende metropolitane” con riferimento alla vivibilità della zona.
Il decimetro della cronaca ci riporta, a neanche una settimana dall’ennesima “sapignata”, un altro spiacevole fatto di cronaca (l’ennesima lite tra trans che stavolta è finita in rapina).
Dato che, come mi sarei aspettato, l’assessore non si degna di replicare (figuriamoci!) a quanto Le avevo scritto, mi pare autoevidente porre una questione: ma l’ass. Sapigni non si vergogna di quello che dice?
Ad avviso di chi scrive, al di là della profonda e netta divergenza di prospettive, nessun amministratore o dirigente pubblico dovrebbe permettersi di “prendere in giro” i cittadini parlando di “leggende metropolitane” quando basta passeggiare la sera per rendersi conto della situazione o consultare il prezzo raggiunto degl’immobili alle aste fallimentari (meno di 20mila euro per appartamento) per rendersi conto di quanto siano “percezioni soggettive”.
Se non fosse per le forze dell’ordine, qui sarebbe il Far West a giudicare dalla linea politica “sapignesca”, che, debbo supporre, sia avvallata da tutta l’amministrazione, visto che nessuno si è mai dissociato da tali affermazioni.
Ah assessore, quando vuole può chiedere scusa eh!
Lorenzo Barbieri