Morto a 2 anni, due comunità piangono il piccolo Eric
Mentre due comunità piangono il piccolo Eric, si attendono eventuali iniziative per capire il motivo di una morte tanto prematura quanto drammatica
Mentre due comunità piangono il piccolo Eric, si attendono eventuali iniziative per capire il motivo di una morte tanto prematura quanto drammatica
La Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato in via del Pentimento, a Pontelagoscuro, Luca Grisetti, già noto alle forze dell’ordine come uno degli esponenti della cosiddetta banda del campo nomadi, gruppo criminale specializzato in furti in abitazione e al centro di diversi procedimenti giudiziari negli anni scorsi
Ci sono altri due arresti per l'omicidio di Alessandro Coatti, il biologo molecolare di 38 aqnni originario di Longastrino ucciso e fatto a pezzi lo scorso 6 aprile a Santa Marta, in Colombia
Tutto è iniziato due mesi fa, il 14 giugno, quando i proprietari di un cane di razza Amstaf si sono rivolti alla Stazione Carabinieri di Bondeno, per denunciare il furto della loro “Zoe”
Il sindaco Fabrizio Pagnoni si è recato al Centro Nuoto Copparo per un sopralluogo, a seguito dell’incendio sviluppatosi nella serata precedente nell’area esterna della struttura natatoria e sportiva, adibita a spazio estivo con piscina
“Questa in realtà è la tipica fenomenologia italiana. Hanno imparato da noi, e bene”. È così che il capitano Domenico Messina della guardia di finanza ha descritto gli evasori fiscali di origine cinese venuti a galla durante l’operazione “Luna d’oriente 2” (vai all’articolo). Un caso assai diverso dai numerosi episodi di indotto sommerso e di lavoro nero di molti imprenditori cinesi scoperti in questi anni: questa volta infatti le aziende al centro dell’indagine sono tutte iscritte agli albi delle camere di commercio, e i dipendenti assunti tramite regolari contratti.
Il tutto è partito nel novembre del 2011, quando i finanzieri della tenenza di Cento cominciarono a investigare sulle fatture emesse da tre aziende locali, riguardanti alcuni lavori di rifinitura eseguiti per varie imprese tessili sparse in Emilia Romagna. Una rete composta totalmente da imprenditori cinesi, che a quanto pare utilizzavano le fatture provenienti dal centese per abbassare il proprio utile imponibile, rendendosi così più competitive rispetto ai concorrenti. Il sospetto degli investigatori è nato inizialmente proprio dalle caratteristiche delle società “di rifinitura”, che non sembravano essere in possesso né dei mezzi tecnici né del personale per eseguire certi tipi di lavori.
“Siamo partiti da Cento – spiega il comandante provinciale della guardia di finanza, Sergio Giovanni Lancerin – ma l’attività si è diramata a tutta l’Emilia: Bologna, Modena, Rimini, Forlì. Abbiamo allargato parecchio il raggio d’azione, ma non si tratta di un’organizzazione criminale organizzata, quanto piuttosto di una rete di rapporti economici sviluppati sia tra ditte individuali che tra società più grandi, ma sempre legate tra loro da un filo di conoscenze”. L’evasione che ne è scaturita ha coinvolto 26 imprenditori e raggiunge cifre importanti: 24 milioni di euro dalle fatture false e 14 dai mancati versamenti, a cui si sommano altri 5 milioni di Iva dovuta al fisco. Per nove degli imprenditori indagati è scattato il sequestro preventivo di 3,3 milioni di euro, in beni divisi tra automobili, capitali e patrimoni immobiliari. Le aziende invece, ancora attive, sono state toccate solo marginalmente dall’inchiesta e il loro management è ora affidato all’amministrazione giudiziaria.
“In un certo senso si tratta di un salto di qualità rispetto alla prima indagine Luna d’oriente. – continua Lancerin – In questo caso infatti i soggetti coinvolti sono tutti integrati da anni nella società e nel territorio italiano, e i cui capitali sono stati investiti nel nostro paese invece di essere trasferiti in Cina. D’altra parte questo popolo ha sempre avuto una grande capacità di adattamento, e in questo caso si sono adeguati alle tecniche utilizzate dagli italiani per attutire gli effetti della crisi economica”.
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