Cronaca
31 Gennaio 2013
Sequestrati beni per 3 milioni di euro, 26 denunciati per frode ed evasione da 38 milioni

La Finanza scopre un mercato dell’abbigliamento sommerso

di Redazione | 2 min

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admin-ajax.phpA conclusione dell’operazione denominata “Luna d’Oriente 2”, le fiamme gialle ferraresi hanno denunciato ventisei imprenditori, tutti di origine cinese, per reati di frode ed evasione fiscale per 38 milioni di euro di imposte sul reddito non versate e 5 milioni di euro di Iva non pagata.

Il tutto è nato da una serie di verifiche fiscali eseguite dalla Tenenza della Finanza di Cento, che ha permesso di individuare una prassi a quanto sembra assai diffusa. Per evadere le imposte si ricorreva allo “scambio” e utilizzo di fatture per operazioni “oggettivamente” inesistenti – per 24 milioni di euro -, al ricorso a imprese “apri e chiudi”, all’utilizzo di prestanomi alla guida delle imprese indagate, alla sottrazione fraudolenta fino alla riscossione di beni riferibili agli stessi imprenditori denunciati.

Proprio con riferimento alla sottrazione di beni alla riscossione e ad altre presunte condotte fraudolente, le autorità giudiziarie competenti (su proposta delle rispettive Procure della Repubblica di Bologna, Modena e Forlì) hanno emesso complessivamente nove provvedimenti di sequestro preventivo nei confronti di altrettanti imprenditori. Sono così stati individuati e sequestrati – gli ultimi sigilli sono stati apposti il 20 gennaio scorso – beni immobili, autoveicoli e disponibilità finanziarie (crediti, quote societarie, saldi attivi di conto corrente) per un valore complessivo di circa di 3 milioni di euro.

Le imprese coinvolte, con sedi in varie province dell’Emilia Romagna, operano in gran parte nel settore delle confezioni e commercializzazione di abbigliamento e calzature.

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