Eventi e cultura
29 Gennaio 2013
L'autore ferrarese è anche tra i settanta semifinalisti del trofeo Penna d'autore

Secondo posto al ‘Nabokov’ per Antonucci

di Redazione | 4 min

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premiazione nabokovImportante riconoscimento letterario per il ferrarese Luca Antonucci, che con il libro “Papa Luciani. Un lampo di stupore” (edito nel 2012 da Este Edition di Ferrara) ha conquistato un brillante secondo posto nel Premio nazionale Vladimir Nabokov, concorso destinato alle opere già uscite e la cui finale si è svolta in questo week-end nella suggestiva cornice del  teatro comunale di Novoli (Lecce).

Antonucci, iscritto all’ordine dei giornalisti e manager didattico presso l’Università di Ferrara, centra questo traguardo alla sua prima pubblicazione. Nel Nabokov, giunto alla settima edizione, ha colto l’argento nella sezione “saggistica”, su un lotto di oltre cento autori di tutta Italia che, per numero e livello medio dei lavori presentati, aveva costretto la giuria, nelle scorse settimane, alla stesura di una prima rosa “allargata” di finalisti, prima della nomina dei sette scrittori realmente convocati per l’atto conclusivo.

“Papa Luciani. Un lampo di stupore”, già presentato dall’autore – oltre che in città – anche a Canale d’Agordo, Chirignago (Ve) e Roma (Festival della piccola e media editoria), propone il racconto della “toccata e fuga” di Giovanni Paolo I in San Pietro attraverso i servizi e i commenti dei giornali del 1978. Se il titolo è comune denominatore della “sostanza” di vicenda e personaggio, il sottotitolo “Trentatré giorni rivoluzionari nelle cronache di sei quotidiani dell’epoca” rende ancor meglio la peculiarità dell’opera, che per la prima volta in Italia propone uno studio del velocissimo pontificato di Albino Luciani attraverso la lente di ingrandimento della stampa dell’epoca. Vengono ripercorsi, nelle parti più significative, circa mille articoli che abbracciano le quasi cinque settimane della parabola di Luciani in San Pietro e, per completezza, quella del Conclave e quella dei funerali.

La scelta dei sei quotidiani non è stata casuale: nel libro ne vengono analizzati uno moderato (il Corriere della sera), uno conservatore (Il Giornale nuovo), uno ufficialmente di sinistra (L’Unità), uno progressista (La Repubblica), uno cattolico (Avvenire) più la testata istituzionale della Santa Sede (L’Osservatore romano). Ciò – a dimostrazione di come le “voci” dei giornali possano essere spesso molto diverse in rapporto alla propria ideologia di riferimento – fa vedere come i gesti e le scelte di Papa Luciani siano stati declinati e raccontati in più modi, a seconda, appunto, del quotidiano che li ha proposti: una comparazione stuzzicante, che spesso mostra risultati sorprendenti.

Il lavoro è stato inoltre integrato da ulteriori fonti che l’hanno arricchito soprattutto per quanto riguarda la vita di Albino Luciani e il “filone investigativo” che si è aperto dopo la sua morte, tanto improvvisa quanto discussa. “Ho cercato di dare alla cronaca del pontificato la freschezza dell’attualità – spiega Antonucci –, ricorrendo a molti virgolettati dell’epoca, al rispetto della cronologia degli eventi e all’enunciazione al presente. Si leggono anche firme illustri, ci si rituffa in un’epoca passata rinverdendone d’incanto il ricordo e, appunto, lo stupore che Giovanni Paolo I alimentò. La sua vicenda, peraltro, si presta benissimo a essere raccontata e rivissuta, anche a distanza di quasi trentacinque anni. Non è il classico libro storico destinato a una platea di esperti di storia della Chiesa; l’impostazione è generalista e può interessare tutti perché quella di Luciani, per le scelte e i gesti che ha fatto e per il tragico finale, è una vicenda conosciuta in tutto il mondo. Quella morte così discussa, tra l’altro, ha l’effetto di colorare di ‘giallo’ anche le puntate precedenti, che ne escono quindi ulteriormente rinvigorite nella narrazione. C’erano, a mio avviso, tutti i presupposti per un saggio che nella sua esaustività, nella sua ricerca del dettaglio, della serietà e di una precisa comparazione giornalistica, fosse anche emozionalmente accattivante per il lettore”.

Il libro è stato scelto e patrocinato dalla Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo proprio per accompagnare le celebrazioni del centenario della nascita di Albino Luciani, nato nell’ottobre 1912. Con “Papa Luciani. Un lampo di stupore”, nel frattempo, Antonucci è tra i settanta semifinalisti anche nel Trofeo internazionale “Penna d’autore”, organizzato a Torino e che ha visto la partecipazione di quasi 350 autori solo nella sezione saggistica. In questo caso il lotto dei dieci finalisti sarà comunicato in febbraio.

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