di Daniele Oppo
Oltre 120 firme di protesta raccolte fra i cittadini per denunciare “una persistente situazione di degrado e la percezione di insicurezza” nelle vie Fortezza, Paolo V°, Ortigara, V novembre, Piave e nelle vie limitrofe. Le sottoscrizioni sono state raccolte dal consigliere della Circoscrizione 1 Alessandro Veratelli (Pdl) con l’aiuto di alcuni residenti dei quartieri. L’intento è quello di sottoporle al prossimo consiglio di circoscrizione del 19 dicembre affinché vengano portate in prefettura in occasione del prossimo ‘tavolo per la sicurezza’.
“Siamo in una situazione per la quale, dalle venti in poi, le persone che rincasano vengono inseguite in bicicletta da individui che proponongono insistentemente l’acquisto di droga”, ha spiegato Veratelli in un incontro con la stampa a cui hanno partecipato anche il consigliere di circoscrizione Giuseppe Furlati, il segretario della Lega nord ferrarese Aldo Manfredini e alcuni residenti della zona, tenutosi fra via Fortezza e corso Piave.
Secondo i firmatari si tratterebbe di persone straniere che “bivaccano tutta la sera, si ubriacano, fanno rumore e disturbano la tranquillità dei cittadini”, ha continuato Veratelli dando voce al disagio degli abitanti, ma anche a quello di alcuni esercenti: “grazie a questa situazione stiamo anche subendo la svalutazione delle attività commerciali, proprio come è accaduto in via Oroboni e in Porta Po”. A dare conferma dell’esistenza di situazioni poco gradevoli è la signora Marina Finotti che gestisce una macelleria in quei quartieri: “per fortuna io di notte non ci sono, ma è capitato che queste persone entrassero a chiedere soldi, andando via solamente dopo aver visto che prendevo il telefono e parlavo effettivamente con la polizia. Hanno anche minacciato di compiere dei furti dopo il mio diniego”.
“Vogliamo più controlli, chiediamo alle forze dell’ordine di intervenire e di iniziare ad identificare almeno le persone che bivaccano e che disturbano le persone del quartiere – ha detto ancora Veratelli, che poi ha rincarato la dose con affermazioni dirette all’amministrazione comunale: “se il problema è quello delle risorse, il Comune spende tanti euro per allestire punti di ascolto e pieghevoli da distribuire a persone che non si vogliono integrare; perché non devolvere quei soldi alla polizia municipale che in questa situazione deve intervenire?”. Veratelli lancia poi una provocazione: “se il Comune e lo Stato non hanno risorse, allora mandino l’esercito, a Bologna è pieno di caserme piene di militari che possono venire qui”.
Chi non provoca, ma anzi rilancia uno dei cavalli di battaglia del suo partito degli anni scorsi è Manfredini: “dovremmo rilanciare le ronde di quartiere, ma non come forza sostitutiva della polizia, bensì come gruppi di cittadini che passeggiano e controllano i quartieri e, se vedono qualcosa che non va, chiamano immediatamente la polizia, reimpossessandosi così del proprio territorio”.
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