Caro Sindaco,
Le racconto un fatto sorprendente. Come cittadina, residente nel Comune di Ferrara, duramente colpita dal terremoto del 20 maggio 2012, ho presentato istanza il 7 giugno 2012 per il riconoscimento del CAS (contributo per l’autonoma sistemazione) relativo al primo trimestre (maggio-giugno-luglio).
Dopo oltre un mese (metà luglio 2012) ricevo dal Comune una comunicazione con cui vengo avvisata dall’avvio del procedimento e mi viene comunicato il nominativo del Responsabile del procedimento. Comunicazione formalmente ineccepibile, anche se chiaramente in ritardo.
Dopo di che il silenzio più assoluto. Chiedo informazioni all’Ufficio competente e mi viene comunicato che la Regione Emilia Romagna non ha trasferito i fondi.
Attendo pazientemente. A novembre 2012 vengo chiamata dal suddetto Ufficio competente per l’istruttoria relativa al Nuovo CAS (in vigore da agosto 2012 a seguito di modifiche nei criteri di riconoscimento).
Rimango stupita: ma come, non ho ancora ricevuto il contributo del primo trimestre. Tant’è. Mi reco all’Ufficio e fornisco tutta la documentazione richiesta. Pare che io abbia conservato i requisiti anche per il secondo trimestre. Dico pare, perché mi è stato negato il rilascio di copia dei chiarimenti forniti dalla Regione ai Comuni circa l’interpretazione e l’applicazione dei (nuovi) prescritti requisiti, trattandosi di “atti interni”.
Ritorno in attesa e nulla succede. Quindi, mi decido a scrivere una e mail al Presidente della Regione Emilia Romagna chiedendogli spiegazioni e, soprattutto, chiedendogli se era vero che la Regione non aveva ancora erogato il quantum necessario.
La Regione mi risponde molto solertemente, fornendomi gli estremi dell’atto della Protezione civile di assegnazione e liquidazione al Comune di Ferrara della somma a copertura sino al 31 luglio 2012 dei contributi per l’autonoma sistemazione. Tale atto reca la data del 7 dicembre 2012. Mi viene indicato anche dove reperire il documento: il sito della Protezione civile regionale.
Ovviamente scarico, stampo e leggo il documento che riguarda il Comune di Ferrara ed anche gli atti che riguardano gli altri Comuni del cd. “cratere”. Sono rimasta senza parole, leggendo “Preso atto che il Comune di Ferrara ha trasmesso all’Agenzia regionale di protezione civile solo nel mese di ottobre 2012 (nota prot. 76750 del 18/10/12…) l’elenco riepilogativo dei contributi per l’autonoma sistemazione…” . Incuriosita del perché la Protezione civile sottolinei (in realtà più volte) come solo nell’ottobre 2012 il Comune di Ferrara abbia inviato la documentazione presupposta alla assegnazione e liquidazione del danaro, confronto tale tempistica con quella degli altri Comuni.
Il confronto è stato illuminante: il Comune di Ferrara è stato l’ultimo in assoluto ad inviare l’elenco riepilogativo, impiegando più di quattro mesi, posto che il termine ultimo (e perentorio per i cittadini) per l’inoltro delle domande era fissato al 7 luglio 2012 e quello (ovviamente ordinatorio) per completare l’istruttoria era al 10 agosto 2012. Il tutto per un importo complessivo di € 73.934,03, relativo a tutte le domande pervenute. Tutti gli altri Comuni del cd. “cratere” hanno ottenuto gli atti di assegnazione e liquidazione delle somme al medesimo titolo nel mese di settembre 2012, per importi anche di gran lunga superiori a quello di Ferrara e che, quindi, presuppongono un quantitativo di domande maggiore (Comune di Crevalcore 637 domande; Comune di San Prospero 359 domande; Comune di Reggiolo 304 domande; Comune di Bondeno 364 domande; Comune di Medolla 512 domande; Comune di Concordia 852 domande; Comune di San Possidonio 467 domande; Comune di San Felice sul Panaro 1051 domande; Comune di Cento 512 domande). Ovviamente, dette somme sono state già da tempo liquidate ai cittadini degli altri Comuni. I Ferraresi possono attendere.
L’unica consolazione è stata quella di verificare che quell’inciso “solo nel mese di ottobre…” pare aver disturbato l’Amministrazione comunale, visto che risale al 28 novembre 2012 l’invio da parte del Comune di Ferrara alla Protezione civile della nota recante l’indicazione del fabbisogno relativo ai mesi di agosto-novembre 2012 e che in data 11 dicembre 2012 la Protezione civile ha assegnato e liquidato al Comune il relativo importo.
Ad oggi, comunque, i cittadini di Ferrara – a differenza di tutti gli altri – non hanno ancora visto un soldo. La storia è triste, considerato che si sta parlando di un contributo pubblico alla “vita fuori casa” dal 20 maggio 2012. Contributo che se arriva sette mesi dopo l’evento perde tutto il suo intrinseco valore “morale” (non certamente economico). Fermo restando che chi ne ha fatto richiesta sino ad ora si è dovuto arrangiare. E questo perché? Perché l’Amministrazione comunale di Ferrara ha impiegato, a differenza delle altre, ben 4 mesi per istruire le pratiche del primo CAS, consistenti in autodichiarazioni, rese, peraltro, sotto la responsabilità esclusiva del dichiarante.
Visto che le cose ormai sono andate così, rivolgo al Sindaco di Ferrara, confidando sulla sua sensibilità, una personale richiesta: è possibile che l’Amministrazione comunale chieda pubblicamente scusa del ritardo ai cittadini che sono ancora in (speranzosa) attesa, trattandosi di ritardo assolutamente ingiustificato alla luce del confronto con la tempistica degli altri Comuni? Forse è meglio farlo subito.
Con i migliori saluti.
Cristiana Carpani