Occhiobello. La crisi continua. E determina incertezze sul futuro. Anche per un maxi investimento come quello dell’outlet di Occhiobello. Storia più che mai accidentata quella del maxi complesso che sorgerà nell’immediato oltrepo. Dopo i ricorsi, le polemiche e le lungaggini, ora arriva come un fulmine a ciel sereno la decisione del cda della società Occhiobello outlet village: “la situazione economica critica generale determina il rinvio dell’apertura al 2013”.
Una decisione, come specifica l’organo decisionale, presa “con rammarico”, ma conseguente allo “stato di profonda e generale crisi che attraversa l’economia a livello nazionale e internazionale che ha fatto riscontrare negli ultimi mesi un preoccupante e progressivo trend negativo dei livelli dei consumi provocando negli operatori commerciali un preoccupante stato di incertezza”.
Il rinvio non corroderà i rapporti con gli altri investitori. Anzi, la decisione “è stata assunta di concerto e con la condivisione di tutte le aziende e i marchi – assicurano gli amministratori – che erano impegnati nell’apertura dei propri punti vendita e che continuano a manifestarsi legati all’iniziativa, confermando al contempo la pronta attivazione delle loro imprese non appena si verifichi un’inversione di tendenza con segnali positivi segnali di ripresa economica, auspicata ed attesa per il prossimo anno”.
Nel frattempo, la società approfitterà di questo ulteriore top per la realizzazione del secondo stralcio dell’investimento così come previsto dal programma originario e finalizzato ad una implementazione degli attuali 74 punti vendita e al completamento delle relative opere pubbliche, per un investimento complessivo di ulteriori 15 milioni di euro.
A tale riguardo nei prossimi giorni, a conclusione del relativo iter amministrativo, verrà avviato il cantiere per la ricostruzione della rotatoria di raccordo tra viale Europa e le vie del Commercio, Eridania e Piacentina, il cui appalto è già stato assegnato dalla società a CoVeCo diMestre, per un investimento complessivo di circa un milione di euro.
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