Politica
8 Novembre 2012
Era accusato di falso. Per il gup il fatto non sussiste

Errani assolto

di Redazione | 2 min

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Vasco Errani è stato assolto con formula piena dall’accusa di falso ideologico in atto pubblico. Il gup Bruno Giangiacomo ha emesso questa mattina il verdetto al termine del rito abbreviato che si è tenuto presso il tribunale di Bologna.

“Il fatto non sussiste” è stata la formula che ha scagionato il presidente della Regione Emilia-Romagna dall’ipotesi formulata della pubblica accusa nell’ambito dell’inchiesta Terremerse circa un finanziamento della Regione alla cooperativa guidata allora dal fratello Giovanni.

La pm Antonella Scandellari al termine della sua requisitoria aveva chiesto dieci mesi e venti giorni di condanna per Errani. Un anno per i funzionari regionali coimputati Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti (anche loro assolti). La vicenda riguardava la costruzione della cantina di Terremerse ad opera della cooperativa e un finanziamento di un milione di euro ottenuto dalla Regione.

L’ipotesi di falso nasceva da un documento scritto da Errani e inviato a suo tempo alla procura in cui si giustificava quel finanziamento contestato da più parti. Secondo la magistratura quel documento avrebbe avuto lo scopo di ridimensionare la posizione del fratello con particolari non corrispondenti al vero in merito alla ricostruzione dei fatti.

Niente di tutto questo invece per il giudice, che ha pronunciato sentenza di assoluzione. Al momento del verdetto il governatore non era presente. Per lui ha parlato uno dei difensori, l’avvocato Alessandro Gamberini: “l’ho sentito al telefono, ha tirato un sospiro di sollievo”.

“Si chiude una vicenda che conferma come il presidente Errani si sia sempre mosso con rigore e trasparenza”. Così il presidente dell’assemblea legislativa, Matteo Richetti, esprime la sua “soddisfazione” per l’assoluzione. “Una vicenda- prosegue Richetti- che il presidente Errani ha affrontato nel modo giusto, confidando nel corso della giustizia e, nello stesso tempo, volendo togliere nel più breve tempo possibile ogni ombra sulla sua persona e sulla sua funzione. Credo che questo modo di agire sia solo l’ultima conferma della serietà istituzionale e dello spessore umano del presidente Errani”.

Esprime piena soddisfazione “a nome mio e del Partito Democratico di Ferrara” anche Paolo Calvano. “La sentenza – aggiunge il segretario provinciale dei democratici -, motivata dall’insussistenza del fatto,  è l’ulteriore dimostrazione dell’integrità e del rigore  morale dell’uomo e dell’amministratore. Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, già nei  mesi scorsi avevamo  espresso la nostra fiducia nell’onestà dell’operato del Presidente Errani e  la sentenza è la più limpida dimostrazione che non ci eravamo sbagliati, perché in questi anni abbiamo potuto toccare con mano come il presidente Errani abbia sempre anteposto l’interesse generale all’interesse particolare”.

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