di Daniele Oppo

Marcello Simoni è tornato a Ferrara per parlare del suo ultimo libro, “La biblioteca perduta dell’alchimista” e lo ha fatto in un incontro nella libreria Feltrinelli che ha visto una buona partecipazione di pubblico in cui si è parlato anche dei futuri libri e dei progetti in corso.

Torna Ignazio da Toledo, già protagonista del precedente bestseller di Simoni “Il mercante di libri maledetti” (che gli ha fruttato la vittoria del Premio Bancarella e oltre 300 mila copie vendute), questa volta per indagare sulla misteriosa scomparsa di Bianca di Castiglia, regina di Francia e madre di Luigi il Santo. Tutto girerà attorno al “Turba Philosophorum”, un libro di alchimia che nasconde un terribile segreto: la formula alchemica per violare la natura degli elementi, e al custode di un altro terribile segreto, il Conte di Nigredo.

Un libro nato dalla passione per l’alchimia medievale “che era una filosofia prima di diventare poi un’eresia, che è stata base per la chimica e per il metodo scientifico” e per il suo lato oscuro, rappresentato dalla “nigredo” (da cui proviene il personaggio del Conte), il primo stadio di trasformazione della materia secondo i trattati alchemici. Lato oscuro delle cose che costituisce una delle fondamenta della vena letteraria di Simoni “senza lo spicchio di oscurità che ognuno di noi ha non riuscirei a scrivere dei thriller”.

Ma l’incontro è stato occasione per non solo del libro appena uscito ma anche dei progetti futuri, due già in cantiere, come il terzo romanzo che vedrà ancora Ignazio da Toledo come protagonista, -“mi sono reso conto di aver creato un personaggio di genere, in grado di caricarsi un grande numero di avventure” ha affermato Simoni- ambientato tra Parigi e il sud Italia. L’altro progetto, in realtà già avviato, è una serie di ebook che costituiscono cinque capitoli da 50 pagine di un’unica storia, un romanzo a puntate intitolato Rex Deus “alla maniera dei foulleton, i vecchi romanzi d’appendice relegati in giornali che poi si usavano per incartare il pesce”, ma con un mezzo diverso, quello degli schermi e dell’inchiostro elettronico.

Si è poi parlato anche di cinema e di una eventuale trasposizione dei suoi libri su pellicola “ci sono stati molti apprezzamenti dalle persone provenienti dall’ambiente cinematografico” ma non ci sono progetti all’orizzonte, anche perché “sono romanzi storici che richiedono ampio budget e poi non essendo incompleta tutta la storia diventa difficile poterla trascrivere cinematograficamente”.

Infine, su invito di un appassionato lettore, Simoni ha parlato della possibilità di ambientare uno dei prossimi romanzi nel ferrarese, “le idee ci sono già” ha affermato, ma per ora no.